Marco Di Nunzio e il nuovo testamento di Berlusconi firmato in Colombia: dalle ville alle barche, cosa reclama
Spunta un nuovo testamento di Berlusconi, depositato a Napoli, in cui Di Nunzio reclama ville, barche e quote di Fininvest
A quattro mesi dalla morte di Silvio Berlusconi spunta un nuovo testamento del Cavaliere, depositato negli scorsi giorni a Napoli. Si tratta di un documento non olografo con firma attribuita proprio all’ex premier, testamento che era filtrato già nei giorni successivi al decesso di Berlusconi e che ora porterebbe a 9 gli eredi del compianto senatore, con l’aggiunto di Marco Di Nunzio.
- L'altro testamento di Berlusconi
- Cosa reclama Di Nunzio
- La diffida agli eredi del Cav
- Chi è Di Nunzio
L’altro testamento di Berlusconi
Quello depositato a Napoli il 3 ottobre scorso è un testamento “noto” da mesi, ovvero un documento che proviene dalla Colombia dove già nei giorni successivi alla morte di Berlusconi non si faceva altro che parlare di un’eredità lasciata dal Cavaliere a Marco Di Nunzio.
Un documento di cui tutti hanno parlato, ma che mai era arrivato a essere ufficialmente depositato in Italia, mossa che però è stata concretizzata a inizio ottobre. A presentarlo a Napoli è stato l’avvocato Erich Grimaldi del foro di Napoli, in qualità di “legale e di procuratore generale” di Di Nunzio. Si tratta di un documento non olografo (non scritto a mano da Berlusconi), ma che comunque riporta la firma del Cavaliere.
Cosa reclama Di Nunzio
Nel testamento presentato a Napoli vi sarebbero delle chiare indicazioni che Berlusconi avrebbe lasciato per Di Nunzio. All’imprenditore, infatti, sarebbero state lasciate il 2% delle azioni di Fininvest, 26 milioni di euro e il 100% delle azioni delle società proprietarie delle ville ad Antigua nelle Antille.
Sempre nel documento si leggerebbe il lascito della nave Principessa Vai Via e tutte le imbarcazioni, navi e natanti. Ma lo yacht Principessa Vai Via non è più della famiglia Berlusconi da anni, in quanto il Cavaliere l’ha venduta all’amico di Mediolanum Ennio Doris.
La diffida agli eredi del Cav
Dopo che il testamento p stato depositato a Napoli, il legale di Di Nunzio ha provveduto a far partire una diffida a ciascuno dei cinque figli di Berlusconi, chiedendo “l’immediata immissione nel possesso dei beni”.
Secondo Grimaldi, infatti, il testamento fu stipulato nel settembre 2021 e avrebbe anche la vidimazione della Cancelleria del ministero degli Esteri colombiano ed è quindi “valido a tutti gli effetti“.
Chi è Di Nunzio
Classe 1968 e sconosciuto a molti, Marco Di Nunzio è un imprenditore nel settore della cantieristica navale e membro del Comites in Colombia. In Italia è conosciuto soprattutto come artefice di liste-civetta, tra cui la Lista Bunga Bunga.
Dieci anni fa, nel 2013, provò a diventare sindaco di Borgomasino, in provincia di Torino, correndo contro il poi confermato primo cittadino Gianfranco Bellardi. Tre anni prima, invece, si era candidato a sindaco di Sestriere militando per la Fiamma Tricolore.