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Terremoto in Turchia, oltre 11 mila morti: bimbi estratti vivi dalle macerie dopo giorni, Zen ancora disperso

Per il terremoto in Turchia l’Oms stima fino a 20 mila morti: due bimbi estratti vivi dopo giorni, nessuna notizia sull’italiano disperso

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Prosegue la conta delle vittime del terremoto che il 6 febbraio ha scosso Turchia e Siria all’alba. Secondo gli ultimi dati dell’agenzia di soccorso turca Afad, il bilancio supera gli 11 mila morti.

L’Oms stima fino a 20 mila vittime

Si continua a scavare senza sosta. Nonostante le migliaia di vittime già ritrovate sotto le macerie, il bilancio potrebbe diventare drammaticamente più alto: l’Organizzazione mondiale della sanità stima fino a 20 mila morti.

Bambina di 4 anni estratta viva dalle macerie dopo 33 ore

Nella provincia dell’Hatay, al confine con la Siria, una bambina di 4 anni di nome Gul è stata estratta viva e in buone condizioni dalle macerie dopo 33 ore dal crollo del palazzo in cui si trovava con la propria famiglia.

vigili del fuoco terremoto turchia siriaFonte foto: ANSA
Il team Usar (Urban search and rescue) dei vigili del fuoco impegnato in Turchia

I suoni provenienti dal cumulo di macerie avevano attivato la squadra di soccorso, che è riuscita a raggiungere il punto in cui la bambina era rimasta intrappolata per 33 ore senza acqua né cibo.

Grande commozione dei presenti che hanno assistito al salvataggio. La scena è stata ripresa da un telefonino e ha fatto il giro dei media turchi in pochi minuti, restituendo speranza al Paese.

Bimbo estratto vivo dopo 52 ore

Continuano a emergere storie e immagini incredibili dai luoghi del disastro.

Ad Hatay, in Turchia, un bambino di 8 anni è stato salvato dalle macerie di un edificio crollato dopo circa 52 ore. Lo riporta la Bbc.

Ancora disperso l’italiano Angelo Zen

Ancora nessuna notizia dell’italiano Angelo Zen, il 50enne residente in Veneto che figura tra le migliaia di dispersi in Turchia. L’uomo si trovava in hotel a Kahramanmaras al momento della tragedia. La Farnesina ha provato a contattarlo ma senza successo.

“Tranne l’imprenditore Angelo Zen, tutti gli italiani che si trovavano nelle zone del sisma sono stati contattati e sono in salvo” ha dichiarato il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani alla trasmissione Rai Agorà.

“Vicino all’epicentro c’erano poche decine di connazionali, mentre nell’area ce n’erano circa 170, almeno coloro che erano registrati sull’app”, ha concluso.

Erdogan in viaggio verso le zone colpite

Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, è in viaggio verso le zone colpite dal terremoto. La prima tappa è il distretto di Pazarcik, epicentro della scossa di magnitudo 7.7, seguita da Kahramanmaras, dove il leader visiterà il quartier generale del coordinamento dei soccorsi.

Ultima meta è la provincia dell’Hatay, altra area fortemente colpita dal sisma.

Per celebrare le vittime della tragedia, il presidente ha dichiarato 7 giorni di lutto nazionale e la chiusura delle scuole di tutto il Paese fino al 13 febbraio.

Il terremoto è nella classifica dei più letali dal 1930

Il 6 febbraio all’alba la Turchia è stata colpita da quattro scosse in un brevissimo lasso di tempo: due di grado 7.7 e 7.6 nella provincia di Kahramanmaras e altre due scosse di grado 6.6 e 6.5 nella provincia di Gaziantep, nel sud est del Paese.

Il sisma, avvertito fino alla Groenlandia, è subito entrato nella sinistra classifica dei 10 terremoti più letali che hanno colpito la Turchia dal 1930 a oggi. Prima di quest’anno, un altro tragico bilancio si era avuto nel 1999, quando una scossa nel nord-ovest aveva causato 17mila morti.

Violenta scossa di terremoto colpisce Turchia e Siria, crolli e vittime: le immagini della devastazione Fonte foto: ANSA
Violenta scossa di terremoto colpisce Turchia e Siria, crolli e vittime: le immagini della devastazione
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