Terremoto ai Campi Flegrei, bufera per le parole del capo della Protezione Civile Ciciliano: "Contiamo morti"
Ciciliano (Protezione Civile) choc sul terremoto ai Campi Flegrei, sindaci e industriali chiedono chiarimenti: "Dichiarazioni gravi, serve un piano"
L’ultima scossa di terremoto ai Campi Flegrei ha riportato paura e tensione tra i residenti, ma a scatenare polemiche sono state le dichiarazioni del capo della Protezione Civile, Fabio Ciciliano. Durante un incontro a Monteruscello, incalzato sulle misure di emergenza in caso di un evento sismico più forte, ha dichiarato: “Se c’è scossa di quinto grado, crollano i palazzi e conti i morti”. Parole che hanno sollevato indignazione tra i cittadini e acceso il dibattito politico.
- Terremoto ai Campi Flegrei: la frase choc di Ciciliano
- La comunicazione della Protezione Civile
- Monitoraggio e livello di allerta
Terremoto ai Campi Flegrei: la frase choc di Ciciliano
Come riporta Adnkronos, l’affermazione di Ciciliano ha lasciato sgomenti i partecipanti all’incontro organizzato il 19 febbraio per rassicurare la popolazione sull’attuale sciame sismico nei Campi Flegrei.
Il sindaco di Pozzuoli, Luigi Manzoni, ha cercato di contestualizzare la risposta, spiegando che era diretta a una cittadina insistente nelle domande. Il primo cittadino di Bacoli, Josi Della Ragione, però, ha definito l’uscita “infelice” e ha chiesto chiarimenti.
Fonte foto: ANSA
Una prova di evacuazione ai Campi Flegrei nell’ottobre 2024
Anche il mondo industriale ha reagito duramente: l’Unione Industriali di Napoli e l’Acen hanno chiesto spiegazioni urgenti su eventuali piani di emergenza. Nel frattempo, diversi comitati cittadini hanno richiesto un incontro con il governo per discutere un piano di sicurezza più dettagliato e strutturato.
La comunicazione della Protezione Civile
Il dibattito si è spostato anche sul modo in cui la Protezione Civile comunica con la popolazione. Se da un lato le parole di Ciciliano sembrano dettate dalla tensione del momento, dall’altro hanno alimentato il senso di abbandono dei residenti.
Alcuni cittadini lamentano il mancato aggiornamento delle vie di fuga e il ritardo nei piani di evacuazione. Inoltre, cresce la preoccupazione per l’assenza di risposte concrete su come affrontare un’eventuale emergenza su larga scala.
L’assenza del ministro alla Protezione Civile Nello Musumeci dall’incontro ha ulteriormente alimentato malcontento e incertezza tra la popolazione.
Monitoraggio e livello di allerta
Nonostante l’aumento delle scosse e il sollevamento del suolo, il livello di allerta nei Campi Flegrei rimane giallo. Gli esperti dell’Ingv escludono per ora una risalita del magma, indicando che l’attività sismica è legata a fenomeni di pressione interna.
Intanto la popolazione resta in allarme, mentre le istituzioni locali e nazionali sono chiamate a rassicurare e proteggere i cittadini con piani chiari e tempestivi.
L’Osservatorio Vesuviano continua il monitoraggio costante della zona, cercando di fornire aggiornamenti in tempo reale per mitigare l’ansia della comunità e garantire un’informazione più trasparente e accessibile.
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