Vladimir Luxuria
Tutto quello che c'è da sapere su Vladimir Luxuria: attivista LGBTQ+, parlamentare e personaggio tv
Vladimir Luxuria nasce a Foggia come Wladimiro Guadagno nel 1965. Nel 1985 si trasferisce nella Capitale, dove si laurea in Lingue e Letterature straniere a La Sapienza. Nel corso della sua vita si fa conoscere come attivista dei diritti LGBTQ+, opinionista, cantante, attrice e drammaturga.
Intraprende anche la carriera politica durante il Governo Prodi II. Diventando la prima persona transgender eletta in Parlamento in un Paese europeo. Nel 2017 per la prima volta, e poi in altre occasioni a riconferma, durante un’intervista parla della sua conversione al cattolicesimo.
Vladimir Luxuria: identità di genere e atttivismo LGBTQ+
Vladimir Luxuria non si riconosce nel sesso di nascita, ed è per questo che si definisce transgender. Anche se non ha mai fatto l’intervento di vaginoplastica, ne ha fatti altri tre: uno di elettrocoagulazione per inibire la crescita della barba, una rinoplastica e una mastoplastica per “un adeguamento dell’esteriorità all’interiorità”, così lo definisce.
È promotrice e prima firmataria della proposta di legge “Norme in materia di diritti e libertà delle persone transgender”, che propone di chiedere il cambio dei dati anagrafici sui documenti anche prima dell’operazione chirurgica per la riassegnazione del sesso. Nulla di fatto in Parlamento, ma nel 2015 la Cassazione ha sentenziato che si può fare.
Il suo impegno per i diritti LGBTQ+ inizia negli anni Ottanta. Diventa direttrice artistica della serata Muccassassina, un’istituzione a Roma e con ospiti del calibro di Rupert Everett, Alexander McQueen e David LaChapelle. Con Imma Battaglia e Vanni Piccolo, organizza il primo Gay Pride in Italia nel 1994, successivamente ne sarà anche madrina. Per esprimere il proprio pensiero e portare avanti la propria attività civile e politica, collabora con quotidiani come Liberazione, L’Unita e anche con Radio Capital.
La carriera artistica e televisiva
A Roma, contemporaneamente all’impegno sociale, si dedica alla carriera cinematografica e artistica. Compone brani musicali e si dedica alla recitazione, interpretando ruoli al fianco di Monica Bellucci ed Enrico Lo Verso. Secondo quanto dichiarato dalla stessa Valdimir Luxuria, si prostituisce per un lasso di tempo limitato per “reperire i mezzi di sostentamento necessari e mantenersi nella Capitale".
Dal 1999 al 2005 è ospite fissa del Maurizio Costanzo Show e partecipa alla trasmissione televisiva Markette – Tutto fa brodo in TV. Nel 2006 conduce, con Valeria Bilello, One Shot Evolution su All Music. Lo stesso anno partecipa all’album postumo di Giuni Russo, “Unusual”. È del 2008 la sua partecipazione (e vittoria) a L’Isola dei Famosi, come naufraga. Replica l’esperienza nel 2011 e nel 2012, prima come opinionista e poi come inviata.
Nel 2007 pubblica il suo primo libro, da titolo Chi ha paura della Muccassassina. Racconta la sua crescita da Foggia a Montecitorio. Nel 2011 vince il Premio Margutta per la letteratura e pubblica Eldorato, il suo primo romanzo.
Tra il 2013 e il 2018 conduce e partecipa a diversi programmi televisivi sulle reti nazionali. Da Colorado al Grande Fratello, da Tale e Quale Show a I soliti ignoti. Nel 2017 e nel 2018 pubblica Il coraggio di essere una farfalla e Perù aiutami tu. Nel 2019 pubblica un singolo dal titolo “Sono un uomo” e, a partire dallo stesso anno, è direttrice artistica del Lovers Film Festival (ex Torino Gay & Lesbian Film Festival - Da Sodoma a Hollywood), uno dei principali, e più longevi, festival cinematografici LGBTQ+.
Vladimir Luxuria nelle vesti di parlamentare
Vladimir Luxuria si candida alle elezioni del 2006, come indipendente nelle liste di Rifondazione Comunista. Viene eletta alla Camera e si batte per i diritti LGBTQ+. La sua proposta di legge, mai approvata, prevede l'istituzione di Commissioni specifiche per il rilascio del certificato di pieno riconoscimento di genere (CPRG) e le autorizzazioni alle operazioni necessarie all’adeguamento di genere.
Propone 55 progetti di legge e si esprime a favore del "rifinanziamento delle missioni internazionali e ritiro dall'Iraq (2006)” e dell’indulto. A seguito della crisi di Governo, si chiude il suo mandato parlamentare. Si ricandida nel 2008 con la coalizione La Sinistra Arcobaleno, che però non ottiene seggi.
Nel 2010 si diffonde la falsa notizia di una candidatura alle elezioni regionali con Il Popolo delle Libertà, a seguito di una battuta della stessa Vladimir Luxuria che afferma di voler "contagiare" il centrodestra su alcune questioni. Nonostante il suo importante impegno politico, non si iscrive mai a nessun partito, proprio per mantenere la sua autonomia.
Vladimir Luxuria, intimidazioni e controversie
È del 2003 la scritta che recita “Fuori i trans dal Pigneto” di fronte a casa sua nel quartiere di Roma. La croce celtica è una chiara rivendicazione di estrema destra. L’anno dopo arriva l’ennesima intimidazione con un atto simile, questa volta il messaggio è “Luxuria raus”.
La sua discesa in politica non piace alle fila cattoliche, tanto che Clemente Mastella la definisce “una ridicola Cicciolina”, con un chiaro riferimento alla pornostar. Durante la campagna elettorale, a Guidonia, subisce lanci di finocchi da parte di un gruppo di manifestanti, che accompagnano il gesto con attacchi e striscioni offensivi.
È in quel periodo che critica la deputata Alessandra Mussolini per essersi vantata di essere fascista. La risposta della Mussolini è: “[…] Si veste da donna e crede di poter dire quello che vuole… Meglio fascista che fr***o”. Ne consegue un’importante polemica in ambito politico.
Nel 2006 ha una discussione violenta con la parlamentare Elisabetta Gardini (Forza Italia) riguardo all’uso del bagno femminile da parte di Vladimir Luxuria. È da questo episodio che nasce la proposta di crearne uno apposito.
Nel 2007 Vladimir Luxuria viene aggredita a Mosca, insieme a Marco Cappato (Radicali), durante una protesta di nazionalisti e ultra-ortodossi. Si trovano lì nel tentativo di consegnare una lettera, firmata da vari europarlamentari, al sindaco, con la quale si chiede l’autorizzazione al Gay Pride.
Crea polemiche, nel 2008, il suo voto contro l’emendamento alla finanziaria, proposto dal radicale Maurizio Turco, per far pagare l’ICI alla Chiesa. Anni dopo, nel 2012, durante un’intervista, ammette di “aver combinato un pasticcio”. Aldo Busi dice di lei: “È uno che ce l'ha fatta, ma è diventato un gay da regime, che va in tv in maschera e la cui funzione politica è filogovernativa”.
Nel 2014 Luxuria e il duo comico Pio e Amedeo vengono fermati in Russia, durante un’intervista per conto de Le Iene agli atleti delle Olimpiadi sulle leggi omofobe in vigore nel Paese, per aver manifestato contro il Governo Putin. I tre esibiscono una bandiera arcobaleno con il messaggio “gay è ok”.
Nello stesso anno, in merito all’adozione di bambini da parte di coppie omosessuali, attacca duramente Giorgia Meloni su Twitter. “Spero che nessun bambino venga abbandonato da un padre a 12 anni come è successo alla vostra Giorgia Meloni", questo il suo pensiero, in riferimento all’infanzia dell’attuale Presidente del Consiglio.
Nel 2017 Vladimir Luxuria viene criticata per essersi scagliata contro Asia Argento in merito al Caso Weinstein. Fra le frasi rivolte all’attrice: “Donne staccatelo a chi vi forza a un rapporto orale, non fateci un film dopo un anno andandoci a Cannes”. Successivamente Luxuria si scusa attraverso una lettera pubblicata sul proprio profilo Facebook, ritrattando.