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Suor Anna Donelli arrestata a Brescia nell'indagine per 'ndrangheta: era a disposizione della cosca Alvaro

Suor Anna Donelli è tra i 25 arrestati nel blitz delle forze dell'ordine contro la 'ndrangheta, a Brescia: chi è e quali rapporti ha con la cosca Alvaro

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Tra i 25 arrestati nell’inchiesta della Dda della Procura di Brescia c’è anche suor Anna Donelli. Secondo i pm, la religiosa sarebbe stata a disposizione della cosca Alvaro, costola della ‘ndrangheta attiva anche in Lombardia, “per garantire il collegamento con i sodali detenuti in carcere”. Nel blitz, realizzato dalla polizia e dalla Guardia di Finanza, sono finiti ai domiciliari – come Anna Donelli – anche l’ex consigliere comunale di Brescia in quota FdI, Giovanni Acri, e Mauro Galeazzi, ex esponente della Lega nel Comune di Castel Mella, nel Bresciano, arrestato in passato per tangenti, poi scarcerato e assolto.

Il legame tra suor Anna Donelli e la ‘ndrangheta

La Procura ha contestato a suor Anna Donelli di aver aiutato Vincenzo Iaria, appartenente alla cosca Alvaro, a comunicare con l’organizzazione.

L’esponente della ‘ndrangheta avrebbe infatti ricevuto e trasmesso ambasciate attraverso la religiosa.

operazione dda bresciaFonte foto: ANSA
Uno dei momenti dell’operazione della Dda di Brescia

La stessa Anna Donelli, sostiene la Procura, avrebbe concorso nelle attività dell’associazione mafiosa, mettendosi a disposizione della cosca, soprattutto dei capi Stefano Terzo e Francesco Tripodi, “la propria opera di assistente spirituale all’interno delle case circondariali e di reclusione per veicolare messaggi tra gli appartenenti all’organizzazione criminale ed i soggetti detenuti in carcere partecipi o comunque contigui al sodalizio”.

In sostanza, avrebbe trasmesso “ordini, direttive, aiuti morali e materiali ai soggetti sodali o contigui al sodalizio reclusi in carcere”.

Avrebbe anche ricevuto “informazioni dai detenuti utili per meglio pianificare strategie criminali di reazione alle attività investigative delle Forze dell’ordine e dell’Autorità giudiziaria (…), favorendo lo scambio informativo tra i detenuti e i loro prossimi congiunti nel caso di divieti di colloqui“, e infine “risolvendo dissidi e conflitti tra i detenuti all’interno del carcere”.

Chi è suor Anna Donelli

Suor Anna Donelli, 57 anni, sul sito Voci dal ponte aveva scritto:

“Quando qualcuno si interessa del detenuto, sta tradendo i familiari della vittima? La cura nei confronti di chi ha abusato sminuisce o tradisce la cura verso vittima o i suoi famigliari? Personalmente, ad oggi rispondo: assolutamente no! Mi rendo conto che è frutto di un cammino di conoscenza di me e di vita giocata grazie alle provocazioni, sfide, contrasti, reazioni – espresse bene o male, non importa – di tanti ragazzi che mi hanno indotto (e mi inducono tutt’ora) a scavare dentro me stessa per trovare risposte che non siano ‘frasi fatte’, frasi scontate, ma la verità di me. Mi fa riflettere sulla mia vita: non ho passato una bella infanzia e adolescenza tranne che a scuola o con gli amici fuori casa. Sono nata rifiutata e non potevo capire  -come tutti i bambini – i problemi degli adulti (i miei genitori). Incassavo e cercavo di proteggere la mia sorella gemella e un’altra sorella, ero molto molto timida e certamente insicura. Nella pre-adolescenza e adolescenza mi sentivo e credevo ‘un nulla’. Ci facevamo forza – come non so – io e la mia sorella gemella. A 21 anni ho iniziato il cammino per diventare suora, Qualcuno inaspettatamente mi ha scelta: un nulla graziato. A 34 anni (nel 2001) ho perso mia sorella gemella, sposata da 5 anni, con tre figli piccolissimi (un mese e mezzo; 2 anni e mezzo e 3 anni e mezzo) per un tir pirata che le ha stretto la strada a senso unico e l’ha trascinata. Ha salvato i tre figlioletti che erano in macchina e ha lottato tra la morte e la vita senza farcela. I becchini quando sono venuti ad aprire la camera mortuaria, trovandomi dentro da sola con lei, mi hanno detto: ma quell’autista del tir riuscirà a dormire sapendo della morte prematura di una mamma che ha lasciato tre figli e il marito? E io risposi loro spontaneamente: quell’uomo chissà quali problemi aveva per non essere lucido nella guida, avrà la sua responsabilità ma ne rimarrà segnato per tutta la vita, purtroppo. Invece il questore, che oltre ai 17 giorni di indagini ha voluto attendere troppi giorni dopo la morte con la scusa di cercare ‘il colpevole’ che non ha mai cercato, lo sarà forse meno (la corruzione, abbiamo saputo poi, aveva avuto il sopravvento)”.

Agli arresti domiciliari anche due politici locali

Nell’inchiesta sono finiti anche due politici locali, entrambi agli arresti domiciliari:

  • Giovanni Acri, ex consigliere comunale a Brescia, in quota FdI;
  • Mauro Galeazzi, ex esponente della Lega nel Comune di Castel Mella, in provincia di Brescia.

suor-anna-donelli Fonte foto: Facebook Anna Donelli
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