Dda di Brescia arresta 25 persone per 'ndrangheta tra cui suor Anna Donelli e un ex consigliere di FdI
25 arresti della Dda di Brescia nell'ambito di un'indagine contro un presunto gruppo legato alla 'ndrangheta. Tra loro una suora e un ex consigliere di FdI
25 persone sono state arrestate nell’ambito di un’inchiesta della procura di Brescia contro un presunto gruppo criminale legato alla ‘ndrangheta. In manette dopo l’operazione della Dda Giovanni Acri, ex consigliere comunale di Brescia in quota FdI, e una suora, Anna Donelli, ritenuta “a disposizione del sodalizio per garantire il collegamento con i sodali detenuti in carcere”. Ai domiciliari anche Mauro Galeazzi, ex esponente della Lega nel comune di Castel Mella.
- 25 arresti della Dda di Brescia per 'ndrangheta, anche un esponente FdI
- I legami con la cosca calabrese Alvaro
- Gli scritti di suor Anna Donelli
25 arresti della Dda di Brescia per ‘ndrangheta, anche un esponente FdI
Le forze dell’ordine (Polizia, Guardia di Finanza e Carabinieri) hanno effettuato perquisizioni nelle province di Brescia, Reggio Calabria, Milano, Como, Lecco, Varese, Verona, Viterbo e Treviso.
Tra i reati contestati, a vario titolo, figurano estorsione, traffico di armi e droga, ricettazione, usura, reati tributari e riciclaggio. Lo riporta Ansa.
L’operazione della Dda di Brescia
Ai domiciliari, così come Acri, anche Mauro Galeazzi, ex esponente della Lega nel comune di Castel Mella (Brescia), già arrestato in passato per tangenti e successivamente scarcerato e assolto.
I legami con la cosca calabrese Alvaro
Sulla base di quanto emerso dalle indagini della procura antimafia, le persone arrestate avrebbero favorito la cosca calabrese Alvaro.
L’obiettivo era quello di “conseguire vantaggi patrimoniali illeciti“, oltre che “mantenere e rafforzare la capacità operativa del sodalizio e la fama criminale del gruppo criminoso”.
Stefano Terzo e Francesco Tripodi avrebbero avuto contatti diretti con Galeazzi, proponendo al candidato sindaco al Comune di Castel Mella “di procurargli voti in cambio dell’ottenimento di appalti pubblici“, in occasione delle consultazioni comunali nel paese del Bresciano nell’ottobre 2021.
Gli scritti di suor Anna Donelli
“Penso alla domanda posta da Aparo giovedì scorso al reparto La Chiamata: Quando qualcuno si interessa del detenuto, sta tradendo i famigliari della vittima?”, scriveva suor Anna Donelli sul sito vocidalponte.it, come riportato dal Messaggero.
“La cura nei confronti di chi ha abusato sminuisce o tradisce la cura verso vittima o i suoi famigliari? – proseguiva lo scritto della religiosa – Personalmente, ad oggi rispondo: assolutamente no! Mi rendo conto che è frutto di un cammino di conoscenza di me e di vita giocata grazie alle provocazioni, sfide, contrasti, reazioni – espresse bene o male, non importa – di tanti ragazzi che mi hanno indotto (e mi inducono tutt’ora) a scavare dentro me stessa per trovare risposte che non siano ‘frasi fatte’, frasi scontate, ma la verità di me”.