Studente accoltellato a Testaccio dopo una lite, come sta? La rabbia della madre: "Voglio giustizia"
Lo studente 17enne accoltellato a Testaccio sta meglio e ha lasciato la terapia intensiva. L'appello della madre: "Voglio giustizia"
Sta meglio, lo studente filippino accoltellato a Roma durante una lite, nel quartiere Testaccio, e ricoverato in terapia intensiva. Ora è stato trasferito nel reparto di chirurgia pediatrica dell’ospedale San Camillo e – secondo le indiscrezioni – il suo ricovero starebbe procedendo senza ulteriori problemi. Sfumata la paura, è il tempo delle conseguenze. Lo dice a gran voce Verna, la madre della vittima: “Voglio giustizia”.
Come sta lo studente accoltellato
Secondo le ultime indiscrezioni pubblicate dall’Adnkronos il giovane studente aggredito a colpi di coltello giovedì 23 gennaio in piazza Testaccio, a Roma, starebbe meglio.
Il ragazzo era ricoverato nel reparto di terapia intensiva presso l’ospedale San Camillo della Capitale, ma il giorno 24 è stato trasferito in chirurgia pediatrica.
Fonte foto: ANSA
Il giovane “è sereno e sorride”, dicono dall’ospedale, e nelle ultime ore sarebbe riuscito a parlare con la madre. Il 17enne, ricordiamo, è stato ferito alla gola con una lama.
Intervista dall’Ansa Verna, la mamma della vittima, ha riferito che al risveglio il figlio le avrebbe chiesto scusa.
L’appello della mamma
Alle telecamere dell’Ansa la madre del 17enne accoltellato a Testaccio chiede giustizia. “Non si può tollerare questa violenza”, dice la donna ancora visibilmente scossa e spaventata dall’accaduto.
Ora suo figlio “riesce a parlare“, precisa Verna, che aggiunge che un episodio del genere può accadere “a qualsiasi ragazzo” e che “questo è un omicidio“, nonostante il suo ragazzo sia sopravvissuto all’aggressione.
L’aggressione durante una lite
I fatti risalgono alle 14:30 di giovedì 23 gennaio. Il 17enne era appena uscito dalla scuola, l’Istituto Ciofs di via Ginori, quando sarebbe stato circondato da circa sei persone. Tra il giovane studente e il gruppo sarebbe scoppiata una lite, con due dei membri del branco particolarmente accaniti contro il ragazzo.
Come riferisce un testimone all’Adnkronos, all’inizio sarebbe “partita una rissa e qualche pugno” ma poi uno degli aggressori avrebbe estratto un coltello. “Non era della nostra scuola”, spiega il testimone. Le indagini sono ancora in corso, sia per ricostruire la dinamica dei fatti che per capire se ci siano di mezzo delle rivalità tra bande, come riporta Roma Today.
