Stati generali, no del centrodestra alla proposta di Conte
La decisione è stata presa in una riunione a tre tra Salvini, Meloni e Tajani. Si è parlato anche delle candidature alle regionali
Il centrodestra è compatto sul no alla partecipazione agli Stati generali organizzati dal governo Conte a Villa Pamphili. È quanto emerso, stando a quanto riferisce l’Ansa, nel corso del vertice tra Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Antonio Tajani. I tre partiti di opposizione hanno ribadito di essere pronti a confrontarsi con il governo soltanto in occasioni e sedi istituzionali.
“Siamo sempre disponibili al confronto con il governo, lo dimostrano le decine di proposte che abbiamo presentato in Parlamento, ma su questi Stati generali c’è un problema di metodo e di merito”, ha spiegato la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni.
“Gli Stati generali sono il Parlamento. Noi non partecipiamo a passerelle nelle ville. Il problema di merito è che in queste ore il Parlamento discute il dl rilancio, allora parliamo di quello, parlare di altro non ci interessa”.
Regionali, il nodo candidature nel centrodestra
All’incontro tra i leader di Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia si è parlato anche delle prossime elezioni regionali e del mancato accordo sulle candidature.
“Siamo a buon punto, sono molto ottimista sul fatto che avremo i nomi a breve”, ha detto Giorgia Meloni lasciando il vertice. Fonti della Lega hanno riferito all’Ansa che il partito “ha fatto proposte equilibrate e di buonsenso” con l’obiettivo di vincere.