Sputnik, accordo per la sperimentazione in Italia: l'annuncio
Il vaccino anti covid russo Sputnik sbarca in Italia: l'annuncio della sperimentazione allo Spallanzani
Sputnik, il vaccino anti covid russo, arriverà in Italia. A Roma per la precisione, all’Istituto Spallanzani, dove verrà avviata la sperimentazione del farmaco, in attesa dell’eventuale via libera di Ema e Aifa. Ad annunciarlo è stato il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti durante una vista all’hub vaccinale all’Auditorium.
“Tra qualche giorno verrà stipulato un primo accordo con l’istituto Spallanzani per una sperimentazione in forma scientifica con il vaccino Sputnik, in attesa ovviamente dell’autorizzazione formale dell’Ema per quanto riguarda lo studio sulle varianti”, ha dichiarato Zingaretti.
“Questa è un’altra buona notizia che ci permette di fare un salto in avanti rispetto alla necessità di approvvigionamento dei vaccini”, ha aggiunto l’ex segretario del Pd.
Parlando della campagna vaccinale, il governatore laziale ha detto che è ripartita in modo molto positivo: “Registriamo per fortuna una grandissima adesione alla vaccinazione anche per Astrazeneca. È una notizia positiva supportata anche da un grande sforzo organizzativo che ci ha permesso di ricontattare tutti i 14mila che avevano saltato il vaccino bloccato dall’Ema”.
Sputnik, come funziona il vaccino russo
Prodotto dall’istituto di ricerca Gamaleya, con sede a Mosca, in Russia, il Gam-COVID-Vac (questo il nome ufficiale dello Sputnik V) è stato il primo vaccino anti covid ad essere stato registrato.
Utilizza un agente patogeno innocuo come veicolo per infettare l’organismo con un piccolo frammento di coronavirus. In questo modo, il corpo viene esposto a una parte del codice genetico del virus e impara a riconoscerlo, evitando tuttavia che il contatto degeneri in un’infezione. Dopo l’inoculazione il sistema immunitario inizia a produrre anticorpi efficaci contro la malattia.
Sputnik V prevede la somministrazione in due tempi, attraverso dosi diverse l’una dall’altra: potrebbe essere utilizzato anche in combinazione con altri brevetti già immessi sul mercato, proprio come seconda dose per i casi in cui sia previsto un richiamo. Può essere conservato a temperature basse, ma raggiungibili da un semplice frigorifero da cucina.
Stando ai risultati della fase 3 dei test pubblicati sulla rivista “Lancet”, lo Sputnik ha un’efficacia del 91,6%, anche per le nuove varianti del virus.
L’Ema ha avviato la valutazione del vaccino russo in seguito alla domanda presentata per l’Unione europea dalla filiale tedesca del gruppo farmaceutico russo R-Pharm.