Simone Cristicchi a Sanremo piace a Rai e partiti di destra: dal musical sulle foibe alla critica della GPA
Simone Cristicchi è il grande favorito alla vittoria del Festival di Sanremo 2025: chi è il cantautore che piace a Rai e partiti di destra
Libero Quotidiano ha scritto che “spira un vento sinistro per fermare Simone Cristicchi“. Il cantautore in effetti è il grande favorito alla vittoria finale, dato che la sua Quando sarai piccola, canzone dedicata alla madre malata di Alzheimer, ha emozionato quasi tutti. Quasi perché c’è chi vede nella performance quello che è stato definito “ricatto emotivo”. Insomma, intorno al brano è nato un dibattito che ha finito per mettere sul tavolo il cantante stesso invece del testo, anche per alcune dichiarazioni del passato. La sensazione è che piaccia alla Rai, ma anche ai partiti di destra – alcuni, come Simone Pillon, lo hanno scritto chiaramente sui social -, che apprezzano anche le sue dichiarazioni sulla contrarietà alla Gestazione per altri (GPA), oltre al musical sulle Foibe che, a Cristicchi, ha causato non pochi problemi e contestazioni (anche dall’estrema destra). La sua vittoria, o la sua sconfitta, è quindi destinata a fare rumore già dal primo secondo dopo la proclamazione del vincitore del Festival di Sanremo 2025.
- Chi è Simone Cristicchi: la passione per i fumetti e il volontariato nei manicomi
- La svolta con "Vorrei cantare come Biagio" e la vittoria di Sanremo
- Dal Concerto del primo maggio al musical sulle Foibe
- L'appoggio dei movimenti pro-vita
- Il tweet di Simone Pillon e l'approvazione di Elly Schlein (e della Rai)
Chi è Simone Cristicchi: la passione per i fumetti e il volontariato nei manicomi
Simone Cristicchi è nato il 5 febbraio 1977 a Roma.
Secondo di tre figli, sembrava destinato a diventare un fumettista, corteggiato – ma avances respinte – a soli 16 anni dalla Comic Art pur di continuare gli studi al Liceo classico.
Fonte foto: IPA
Si iscrive poi a Storia dell’Arte all’Università di Roma Tre, senza però laurearsi.
Non parte militare e diventa obiettore di coscienza: in quell’occasione lavora in un centro d’igiene mentale, che frequenta anche successivamente da volontario. Esperienza che lo aiuterà a comporre Ti regalerò una rosa, con cui vincer il Festival di Sanremo nel 2007, a soli 30 anni.
La svolta con “Vorrei cantare come Biagio” e la vittoria di Sanremo
Nel 1994 fonda un gruppo rock, nel 1997 svolta sul cantautorato e sfiora l’esordio a Sanremo nel 2002 e nel 2003, ma le sue canzoni Leggere attentamente le istruzioni e Studentessa universitaria non riescono a entrare in gara.
La svolta arriva nel 2005, quando il fenomeno Cristicchi esplode con Vorrei cantare come Biagio, brano ironico in cui confessa che gli piacerebbe avere il successo del collega Antonacci, ma che racconta in realtà tutte le difficoltà nell’affermarsi come cantante.
Ma quel brano è il cavallo di Troia che gli consente di spopolare in radio e di arrivare finalmente a Sanremo nel 2006, con Che bella gente, che gli vale il secondo posto nella categoria Giovani, alle spalle di Riccardo Maffoni.
L’anno dopo, nel 2007, vince nella categoria dei Big con Ti regalerò una rosa: è un trionfo che lo porta anche ad autoprodurre un documentario, Dall’altra parte del cancello, sempre sul tema della salute mentale.
Dal Concerto del primo maggio al musical sulle Foibe
Il 1° maggio 2010 partecipa al Concertone in piazza San Giovanni a Roma, l’anno dopo vince il premio Amnesty Italia per il brano Genova brucia, ispirato ai fatti del G8 del 2001.
Nel 2013 porta in scena il musical sulle Foibe, Magazzino 18: una delle repliche, quella di Scandicci, viene contestata dall’estrema sinistra (nel 2022, Cristicchi ha rivelato che i primi tre anni di Magazzino 18 avevano visto il presidio delle forze dell’ordine).
Polemiche anche nel 2014, prima di firmare la colonna sonora del film Rosso Istria – film diretto da Antonello Belluco -, aveva difeso su Facebook il regista e il suo film precedente, Il segreto di Italia (sull’eccidio di Codevigo del 1945, in cui i partigiani torturarono, seviziarono e uccisero 136 tra civili ed ex militi della Guardia nazionale repubblicana, la forza armata della Repubblica di Salò), paragonando la campagna contro il film a quella contro Magazzino 18.
Sempre nel 2014, dichiarandosi antifascista, ha restituito all’Associazione Nazionale Partigiani Cristiani la tessera onoraria dopo l’esposto del Coordinamento Nazionale per la Jugoslavia (onlus Cnj) all’Associazione Nazionale Partigiani Cristiani.
In realtà, Cristicchi era stato criticato sia dai partiti politici italiani di centrodestra ed estrema destra, sia da quelli di estrema sinistra, venendo accusato sostanzialmente di falsa narrazione e inesattezze storiche, oltre che di revisionismo storiografico e di manipolazione ideologica sugli eventi.
Tra chi lo aveva appoggiato c’era stato il giornalista Michele Serra.
Nel 2022, con la messa in scena dello spettacolo Esodo, le cui tematiche riprendono il precedente spettacolo, Cristicchi aveva dichiarato:
“Cerco di andare oltre le ideologie. Non punto il dito né contro dittatura comunista, né contro Mussolini. Ma contro il silenzio”.
Nel 2023 aveva criticato il Festival di Sanremo – condotto da Amadeus, con cui ha avviato un’altra polemica in questi giorni – per non voler affrontare la tematica delle foibe.
L’appoggio dei movimenti pro-vita
Nel 2023 Simone Cristicchi ha affermato di essere contrario alla maternità surrogata e alla gestazione per altri, chiedendone l’abolizione.
In occasione di Sanremo 2025, il cantautore è stato quindi appoggiato dal Movimento per la Vita e dal Movimento antiabortista Pro-Vita.
Il tweet di Simone Pillon e l’approvazione di Elly Schlein (e della Rai)
Dopo la polemica con Amadeus, Simone Cristicchi – che ha poi in parte ritrattato – ha ricevuto l’approvazione via social dell’ex senatore della Lega, Simone Pillon:
Lo ha apprezzato anche Orazio Schillaci, ministro della Salute del Governo Meloni, che ha confessato di fare il tifo per lui:
Cristicchi, e Fedez, piacciono anche alla ministra del Turismo, Daniela Santanchè, citata da LaPresse:
“Io sono molto legata alla canzone di Cristicchi, Quando sarai piccola. Mi ha toccato molto perché ho una mamma che vive quella situazione e le sue parole mi fanno vivere quello che io vivo nel rapporto con mia madre. Mi ha molto toccato, un bellissimo testo. L’altra canzone che mi è piaciuta molto, al di là delle critiche, anche perché è un tema del nostro tempo e che riguarda soprattutto i giovani, la depressione, è quella di Fedez, Battito, lo dico anche da mamma, ho un figlio giovane e parlo con tanti giovani e questa problematica, che ai miei tempi era quasi sconosciuta, la sentono molto. Poi sono tutte belle le canzoni…”.
In realtà l’approvazione è arrivata anche da sinistra, con Elly Schlein del Pd che nella sua chat Canzoni sanremesi aveva scritto (la prima sera): “Bella canzone”.
Di sicuro piace ai vertici della Rai, visto che il direttore generale – Roberto Sergio -, rispondendo a chi attribuisce alla canzone Quando sarai piccola una sorta di ricatto emotivo (il pensiero, tra gli altri, di Selvaggia Lucarelli), ha dichiarato: “A volte le cose sono molto più semplici di quel che sembrano”, escludendo il dolo del cinismo.
