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Seggi aperti per elezioni in Turchia: Erdogan rischia contro lo sfidante Kilicdaroglu. Chi è il 'Gandhi turco'

Le elezioni vedono l'attuale capo di stato Recep Tayyip Erdogan e il leader dell'opposizione Kemal Kiliçdaroglu sfidarsi per la carica di presidente

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Sono iniziate le elezioni parlamentari e presidenziali in Turchia. Dalle 8 (ora locale) di domenica 14 maggio fino alle 17, sono aperti i seggi per il voto. Compresi i residenti all’estero, gli aventi diritto al voto sono in tutto oltre 64 milioni di persone. Gli sfidanti, il capo di Stato in carica Recep Tayyip Erdogan, il leader di partiti dell’opposizione Kemal Kilicdaroglu e Sinan Ogan.

Le elezioni turche

I risultati ufficiali si avranno intorno alle 21, mentre dalle 18 cominceranno a esserci i primi dati.

Se nessun candidato alla presidenza otterrà il 50% dei voti più 1, sarà necessario ricorrere al ballottaggio che si terrebbe domenica 28 maggio tra i due più votati.

elezioni turchia 2023 presidenteFonte foto: ANSA
Il candidato dell’opposizione Kemal Kilicdaroglu durante un evento della campagna elettorale l’11 maggio 2023

I membri dell’assemblea parlamentare, invece, composta da 600 deputati, vengono scelti con sistema proporzionale.

Gli aventi diritto votano, quindi, per un partito – sono 36 quelli tra cui sarà possibile scegliere – e non per un candidato e bisogna superare la soglia del 7% delle preferenze per entrare in Parlamento.

Chi sono gli sfidanti

Come detto, i candidati per la carica di presidente sono il capo di Stato in carica, Recep Tayyip Erdogan, che per la prima volta è considerato sfavorito rispetto allo sfidante Kemal Kilicdaroglu.

Il leader di 74 anni, progressista e dal 2010 a capo del partito laico e di centro sinistra Chp, da tempo occupa la scena politica nazionale.

Il suo soprannome ‘Gandhi turco’, deriva dalla famosa Marcia per la Giustizia del 2017, nella quale, insieme ai suoi sostenitori, ha percorso 450 km a piedi da Ankara a Istanbul per denunciare la condanna per spionaggio di un parlamentare Chp.

Il politico ha guadagnato consensi anche perché parte di una famiglia musulmana alevita, una minoranza spesso vittima di discriminazioni e massacri.

Il terzo è Sinan Ogan, che guida un’alleanza di partiti minori, mentre Muharrem Ince, un altro dei candidati, si è ritirato dalla corsa nei giorni scorsi.

Il programma di Kilicdaroglu

L’avversario del presidente turco Recep Tayyip Erdogan, ha puntato la propria campagna sull‘inflazione e il carovita che stanno affliggendo i cittadini turchi.

E lo ha fatto con dei video in cui la cipolla, ingrediente indispensabile nella cucina turca, è diventata il simbolo di questa crisi. 

Tra gli elementi che gli hanno garantito l’appoggio degli altri partiti progressisti, c’è la tendenza riformista e l’attenzione ai diritti civili. 

Kiliçdaroglu sostiene poi la necessità di un ritorno al sistema parlamentare e l’eliminazione dall’attuale Costituzione, che aspira a rendere più democratica, dell’impronta della dittatura militare del 1980.

Nel tentativo di ridare alla magistratura la sua indipendenza dal potere, ritiene sia essenziale ripristinare il sistema della separazione dei poteri.

Tra gli elementi comuni a Erdogan, invece, ci sono la fedeltà alla Nato, la volontà di proseguire gli accordi economici con l’Unione europea e l’orientamento verso il libero mercato.

Cosa hanno detto i contendenti

Alle televizioni turche Erdogan aveva dichiarato di voler rispettare gli esiti delle elezioni, anche se questi dovessero segnare la sua sconfitta. 

Nella mattina delle elezioni, ha detto che “il processo elettorale è andato avanti senza incidenti o problemi” e che si augura che “dopo la conta dei voti ci siano benefici per la democrazia turca”.

Ma non sono mancati anche attacchi all’avversario Kiliçdaroglu, durante un comizio: “Il signor Kemal Kilicdaroglu prende ordini dai terroristi. Noi prendiamo ordini dal nostro Dio e dalla nostra Nazione. Questa è la differenza tra noi”.

Intanto lo sfidante, Kemal Kiliçdaroglu, ha invitato i suoi elettori a evitare manifestazioni di piazza e festeggiamenti in caso di una vittoria, nel timore che possano verificarsi ritorsioni della polizia e violenze.

elezioni-turchia-erdogan-kilicdaroglu Fonte foto: ANSA
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