Scritta antisemita sul muro del Lido di Venezia, condanna di Zaia e Brugnaro che la fa cancellare. Ira del Pd
Scritta antisemita sul muro del Lido di Venezia, parole violente contro il popolo ebraico subito coperte e condannate da Zaia e Brugnaro
Una scritta antisemita è comparsa lungo il muro del galoppatoio al Lido di Venezia nella mattina di lunedì 13 maggio e il sindaco Luigi Brugnaro l’ha prontamente fatta cancellare. Un episodio che è stato condannato dal presidente della Regione Veneto Luca Zaia e che ha provocato l’ira del Partito Democratico che ha definito inaudita la violenza scritta contro il popolo ebraico.
- Scritta antisemita sul muro a Venezia
- La condanna di Zaia, Brugnaro la fa cancellare
- La condanna della politica
Scritta antisemita sul muro a Venezia
La scritta comparsa nella mattina di lunedì 13 maggio sul muro del Lido di Venezia riportava una frase con una chiara minaccia alla comunità ebraica.
Con una vernice rossa, infatti, è stata scritta una frase contro l’intero popolo e, soprattutto parole violente contro i bambini.
L’odio espresso nella frase, di contenuto chiaramente razzista, costituisce reato penale perché viola della legge Mancino.
La condanna di Zaia, Brugnaro la fa cancellare
Sul caso è intervenuto il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, definendo le parole “di assoluta violenza, scritte inaccettabili che mai avrei immaginato di poter leggere in Veneto”.
“Si è superato ogni limite. Queste minacce fanno emergere un sentimento di odio che riporta ai tempi più bui della storia” ha detto il governatore che si augura “che un simile gesto trovi una condanna unanime” e di “identificare rapidamente gli autori”.
La scritta antisemita sul muro del Lido di Venezia
Intanto il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro ha provveduto a far coprire immediatamente la scritta. Il primo cittadino, che ha postato sui social la foto del muro riverniciato, ha sottolineato: “A nome di tutta l’Amministrazione del Comune di Venezia condanno le ignobili e infamanti scritte antisemite apparse questa mattina lungo il muro del galoppatoio al Lido. Una vergogna che ho prontamente fatto coprire”.
La condanna della politica
A condannare la scritta ci ha pensato subito Simone Venturini, Assessore alla Coesione Sociale, al Turismo e allo Sviluppo Economico del Comune di Venezia, che sui social aveva condiviso l’immagine del muro imbrattato.
L’assessore ha sottolineato che anche “se queste gravissime parole sono state cancellate, non lo sarà la vergogna per l’autore di questo spregevole gesto”. “È intollerabile il vento di antisemitismo che sta soffiando in Occidente” ha sottolineato.
Ira anche del Pd, che con i consiglieri regionali Jonatan Montanariello e Francesca Zottis si augura di rintracciare quanto prima i responsabili di questo “atto ignobile”.