Scontri tra ultras della Roma e della Stella Rossa, perché si parla di "vendetta" dei tifosi del Napoli

Imboscata. Alcuni ultras della Roma sarebbero stati aggrediti da altri della Stella Rossa, squadra di calcio serba di Belgrado, dopo la partita tra i giallorossi e l’Empoli lo scorso sabato 4 febbraio. Nelle ore successive si è iniziato a parlare di possibile ‘vendetta’ delle frange più violente dei tifosi del Napoli, in relazione a quanto avvenuto l’8 gennaio sulla A1 nei pressi dell’autogrill di Badia al Pino, nella provincia di Arezzo.

• L'agguato
• L'annuncio su Twitter
• Indagini in corso: i sospetti sugli ultras del Napoli
• L'ipotesi della vendetta per l'agguato sulla A1

L’agguato

Intorno alle 20:30 di sabato 4 febbraio alcuni ultras della Stella Rossa di Belgrado, vestiti interamente di nero, avrebbero colpito con spranghe e bastoni dei tifosi della Roma del gruppo Fedayn, sottraendogli bandiere e striscioni.

L’agguato avrebbe provocato due feriti: uno sarebbe stato medicato con un taglio alla testa, un altro avrebbe riportato un ematoma celebrale: entrambi, comunque, non sarebbero in gravi condizioni.

Gli assalitori si sarebbero immediatamente dati alla fuga: si pensa che possano essere gli stessi che si erano recati a Milano giovedì 3 febbraio, per la partita di basket Olimpia Milano-Stella Rossa Belgrado.

Domenica 5 febbraio, oltre una ventina di tifosi della Roma, giunti all’aeroporto di Fiumicino, sono stati tenuti sotto controllo all’esterno del terminal 3 dalla polizia: poco prima delle 19, però, il gruppetto di sostenitori giallorossi avrebbe lasciato l’area davanti al terminal, allontanandosi utilizzando una navetta diretta ai parcheggi auto. A quanto appreso dall’Ansa, non si sarebbero registrati disordini o problemi di sicurezza.

L’annuncio su Twitter

I tifosi della Stella Rossa, su uno dei loro profili Twitter, hanno pubblicato un video degli scontri con i romanisti: “30-40 supporter della Stella Rossa hanno attaccato 50-60 romanisti. I Fedayn hanno tentato di scappare per due o tre volte, ma li abbiamo raggiunti e accerchiati, portando via tanti striscioni“.

. Nel filmato, che ha fatto il giro di varie chat e gruppi Whatsapp, le immagini mostrano la fuga dei supporter serbi, con i romanisti che si compattano cercando di rintracciare gli aggressori e recuperare la refurtiva tra i viali con le auto parcheggiate: “Daje, ammazziamoli” e “Ma chi c… sono?“, si sente urlare.

Indagini in corso: i sospetti sugli ultras del Napoli

Le indagini sono affidate alla polizia, che starebbe vagliando anche eventuali connessioni tra i tifosi di Belgrado e quelli del Napoli, gemellati da anni con i supporter della squadra serba.

Secondo le prime testimonianze dei tifosi aggrediti, sul luogo dell’aggressione non sarebbero stati presenti dei partenopei, un fatto che al momento ancora non esclude la possibile regia e il coinvolgimento di frange napoletane del tifo violento, riporta l’Ansa.

L’ipotesi della vendetta per l’agguato sulla A1

Ma i tifosi del Napoli che motivo avrebbero avuto per organizzare una presunta rappresaglia ai danni di alcuni ultras della Roma?

La risposta potrebbe essere relativa a quanto successo domenica 8 gennaio, dopo gli scontri tra le due tifoserie sull’autostrada A1, nei pressi dell’autogrill Badia al Pino.

La conseguenza immediata è stata il divieto delle trasferte per i tifosi di Roma e Napoli fino al 15 marzo, ma soprattutto l’annunciata vendetta degli ultras campani.

Fonte foto: ANSA

La paura più grande è che possa crescere ancora di più la rivalità tra le due fazioni, in un’escalation: anche perché lo storico gruppo dei Fedayn, fondato oltre 50 anni fa, è stato uno dei primi ad aver assunto il ruolo di leader nella Curva Sud dell’Olimpico.

L’ultima settimana gli ultras della Roma sono finiti sulle prime pagine dei giornali perché alcuni di loro avrebbero minacciato di morte, sotto casa sua, il calciatore Nicolò Zaniolo.

Fonte foto: ANSA