Sciopero dell'Associazione Nazionale Magistrati contro la riforma della separazione delle carriere
Dopo l'approvazione alla Camera del ddl sulla separazione delle carriere, l'Associazione Nazionale Magistrati ha indetto uno sciopero: quando sarà
L’Associazione Nazionale Magistrati ha deciso quali saranno le forme di protesta contro il disegno di legge sulla separazione delle carriere. È stato infatti indetto uno sciopero che si terrà a febbraio e che verrà accompagnato da alcune iniziative che si svolgeranno durante le cerimonie per l’inaugurazione dell’anno giudiziario.
- L’Associazione Nazionale Magistrati annuncia uno sciopero
- Quando avverrà la protesta contro la separazione carriere
- Cosa prevede la riforma
L’Associazione Nazionale Magistrati annuncia uno sciopero
La riforma sulla separazione delle carriere non piace all’Associazione Nazionale Magistrati che, a seguito dell’approvazione alla Camera del ddl costituzionale, ha annunciato uno sciopero.
In merito alle criticità del disegno di legge, si è recentemente espresso il presidente uscente dell’Associazione nazionale magistrati, Giuseppe Santalucia.
Fonte foto: ANSA
Il presidente ANM Santalucia
Il quale, durante un incontro con la stampa, ha affermato che non esistono “proposte di emendamento che rendano il testo costituzionalmente digeribile”.
Santalucia ha inoltre aggiunto che la riforma “non si occupa di rendere migliore la giustizia ma la affossa”. Ha inoltre sottolineato che “il prezzo finale” verrà pagato dai cittadini.
Quando avverrà la protesta contro la separazione carriere
Per tutte queste ragioni, l’Associazione Nazionale Magistrati ha indetto uno sciopero contro il ddl sulla separazione delle carriere. La mobilitazione è prevista per il prossimo 27 febbraio.
La protesta prevede inoltre diverse iniziative che si svolgeranno nel corso delle varie cerimonie che inaugurano l’anno giudiziario, cerimonie che si svolgeranno il 25 gennaio.
Il documento approvato dall’Associazione prevede infatti che i magistrati si presentino alla cerimonia di Roma in toga e coccarda tricolore. Si richiede poi ai magistrati di abbandonare l’aula nel momento in cui il ministro della Giustizia Nordio (o il suo eventuale delegato) prenderà la parola durante la cerimonia.
Cosa prevede la riforma
Il disegno di legge approvato dalla Camera prevede la modifica del Titolo IV della Costituzione. In questo modo, avverrà la separazione delle carriere dei magistrati, che verranno suddivisi in requirenti e giudicanti.
La separazione comporterà la creazione di due organi diversi: il Consiglio superiore della magistratura requirente e il Consiglio superiore della magistratura giudicante.
Con lo sciopero del 27 febbraio, l’Associazione nazionale magistrati spera, come detto, non in emendamenti, ma nella cancellazione dell’intero disegno di legge.
“È un testo che andrebbe totalmente eliminato”, ha notato il presidente ANM Santalucia.
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