Sciopero dei trasporti con Gtt che si ferma a Torino. Stop a tram, bus e metro: orari e fasce di garanzia
Tra le motivazioni dello sciopero, aumento dello stress per carichi di lavoro pressanti e la carenza di dotazione organica nel personale viaggiante
La città metropolitana di Torino si ferma. Le organizzazioni sindacali Faisa-Cisal, Fast-Confsal e Usb hanno indetto uno sciopero del personale addetto ai trasporti Gtt che durerà 4 ore in tutto nella giornata di mercoledì 7 giugno 2023. Quali sono le linee interessate e le fasce orarie di garanzia del servizio e perché è stato indetto lo sciopero.
Le linee interessate
L’interruzione del lavoro del personale addetto ai trasporti è previsto su diverse fasce orarie a seconda del tipo di servizio.
Per quanto riguarda il servizio urbano e della metropolitana, ad esempio, l’interruzione andrà dalle 18 alle 22.
Sciopero di 4 ore https://t.co/EVAlmeGYDh
per maggiori informazioni visita https://t.co/9Vm7U4qWCU— GTT Torino (@GTT_Torino) June 6, 2023
Lo stesso vale per la linea bus “SF2”, sostitutiva della linea ferroviaria Torino-Venaria.
Per quanto riguarda, invece, il servizio extraurbano e per la linea ferroviaria Venaria-Aeroporto-Ceres, lo stop è previsto dalle 10.00 alle ore 14.00.
Diverso l’orario per il servizio ferroviario Rivarolo-Chieri, che si ferma dalle 14.00 alle ore 18.00.
I centri di servizi al cliente chiuderanno dalle ore 18.00 fino a fine turno.
L’azienda Gtt ha però assicurato il completamento delle corse in partenza entro l’orario di inizio dello sciopero e rimangono garantite le fasce che non sono interessate dallo stop dei lavoratori.
Le motivazioni dello sciopero
La mobilitazione, proclamata dalle organizzazioni sindacali Faisa-Cisal, Fast-Confsal e Usb, arriva dopo “aver esperito, con esito negativo, i tentativi obbligatori di conciliazione previsti da normativa” dichiarano i sindacati in una nota.
Lo sciopero di tutti i dipendenti, presso tutte le sedi di lavoro, viene proclamato per protestare contro:
– carenza di dotazione organica nel personale viaggiante
– aumento di stress da lavoro correlato conseguente ai pressanti carichi di lavoro;
– aumento di casi di inidoneità alla mansione e mancato ricollocamento;
– inaccettabilità della proposta aziendale in merito al c.d recupero produttivo.
Lo sciopero del 6 giugno
Nella giornata precedente, quella del 6 giugno, altre città erano state interessate da un altro sciopero che aveva fermato per diverse ore la circolazione.
Dalla mobilitazione, erano interessate le città di Bari, Pordenone e Crotone, dove i disagi per la circolazione dei mezzi del trasporto pubblico locale, però, erano durati fino a 24 ore.