Cosa pensa Prodi delle Sardine: il messaggio dell'ex premier
L'ex presidente del Consiglio ha dato un consiglio alle Sardine e criticato il gesto del leader leghista
Romano Prodi, nel corso di un’intervista al giornale online ‘Tpi News’, ha espresso il suo punto di vista sul Movimento delle Sardine. Queste le parole dell’ex presidente del Consiglio: “Le Sardine mi interessano e ci spero, ma non darei loro alcun ruolo, nel senso che se lo devono dare da soli. Non sarò io il loro Nonno. Comunque, oggi devono aprire al dialogo con gli altri e parlare a una parte abbastanza ampia della società italiana; questo è il loro prossimo problema. Voglio dire, con tutto il rispetto, quattro ragazzi non possono muovere un paese“.
Sulle ormai imminenti Elezioni Regionali in Emilia Romagna, Prodi ha detto: “Il voto in Emilia-Romagna è una sfida che vivo con molta ansia. Una sfida sul filo di lana. Borgonzoni inesistente, Salvini urla e basta“.
Parlando del segretario del Pd Nicola Zingaretti, Prodi ha dichiarato: “È l’uomo giusto per la rinnovazione del Pd, il suo piano per riformare il partito è giusto. Lui va bene perché è pacato. I dem, però, sono ancora troppo chiusi, si parlano 10 persone al massimo tra loro. Oggi conosco a mala pena i nomi dei parlamentari di Bologna, questo per darle un’idea di quanto sia chiuso oggi il partito”.
Romano Prodi ha concesso un’intervista anche a ‘Qn’. Questo il suo punto di vista su Salvini e il “caso citofono”: “Salvini ha usato l’informatore di condominio come si faceva in Unione Sovietica, quando la vicina di casa spiava l’anticomunista. La riflessione ulteriore è: se uno così diventasse presidente del Consiglio, visto che ha detto che vuole i poteri assoluti, dove arriverebbe?”.