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Sanremo, figuranti per il pubblico: online la petizione contro

La Rai è alla ricerca di coppie di figuranti per assistere alle cinque serate del Teatro Ariston. Idea che ha suscitato molte critiche sul web

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

La Rai cerca coppie di comparse per partecipare come pubblico a Sanremo. La notizia, anticipata dallo stesso direttore artistico Amadeus, trova conferma da un avviso pubblicato dalla rete televisiva: l’organizzazione del 71esimo Festival della canzone italiana è all’urgente ricerca di spettatori disposti ad assistere alle cinque serate in programma dal 2 al 6 marzo.

“È fondamentale avere il requisito di convivente – sarebbe scritto in un avviso, riportato dall’Ansa – che permetterà di occupare due poltrone ravvicinate, distanziate dalle altre almeno di un metro. Sarà richiesta un’autodichiarazione di convivenza e inoltre sarà richiesto un tampone (rimborsato da Rai) nei giorni precedenti la prima convocazione”.

L’iniziativa ha attirato però molte critiche. Sui social è scoppiata la polemica tra quelli che ritengono ingiusta la presenza al Teatro Ariston di un pubblico, per quanto composto da figuranti, mentre cinema, teatri e concerti sono chiusi da mesi per le misure di prevenzione da contagio. E come riporta il Corriere della Sera, sarebbe già pronta una petizione online per impedirlo, sulla piattaforma Change.org, che in 48 ore ha raggiunto 20mila sottoscrizioni.

“Cosa cambia tra i figuranti e il pubblico? Non si tratta sempre di persone sedute in platea che assistono allo spettacolo? Ne differisce solo il nome, un ottimo escamotage legale che offende tutti gli italiani che non possono lavorare nei teatri e quelli che da mesi non possono godere dell’Arte” si domanda Claudio Bellumore, giovane direttore di coro e musicista, e promotore della raccolta firme contro l’iniziativa, diretta al governo, alla Rai e al Prefetto di Imperia.

Nonostante si tenga in un teatro, il Festival di Sanremo dovrebbe però seguire i criteri anti-Covid rispettate dalle altre trasmissioni televisive. Così ha motivato l’esigenza di un pubblico il conduttore Amadeus: “Sì, pensiamo a figure contrattualizzate che sono parte integrante dello spettacolo nel rispetto del Dpcm. Con le giuste distanze possiamo arrivare a 380 persone in platea, mentre la galleria sarà ovviamente chiusa. Dobbiamo offrire al pubblico a casa e agli artisti che sono sul palco la possibilità di avere uno spettacolo vero.”

“Chi dice che il pubblico non serve fa un altro mestiere – ha spiegato. Io non mi metto a sindacare di protocolli sanitari e mi affido al giudizio di tecnici ed esperti. Su come si fa uno spettacolo invece penso di avere l’esperienza per sapere come si realizza uno show così importante”.

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