Salvini e il caos treni, l'informativa alla Camera è un caso: attacca la sinistra, ma il Governo è assente
Durante l’informativa alla Camera sul caos treni, Salvini denuncia sabotaggi e attacca la sinistra. Opposizioni critiche per l’assenza del Governo
Alla Camera si è acceso lo scontro durante l’informativa del ministro dei Trasporti Matteo Salvini sul recente caos legato alla rete ferroviaria. Il dibattito, che avrebbe dovuto chiarire le cause dei disagi sui treni, ha visto il vicepremier concentrare gran parte del suo intervento su accuse politiche verso le opposizioni. Salvini ha sottolineato presunti sabotaggi sulla rete, ma l’assenza di gran parte del Governo tra i banchi ha alimentato le polemiche.
L’informativa di Salvini sul caos treni
Come riporta Ansa, durante il suo intervento di martedì 21 gennaio Salvini ha elencato una serie di episodi che, a suo avviso, non possono essere considerati casuali: incendi dolosi, guasti ripetuti e interruzioni anomale della rete ferroviaria. Ferrovie dello Stato ha già presentato un esposto, confermando la gravità della situazione.
Il ministro ha inoltre ricordato l’impegno per ammodernare la rete, con investimenti straordinari di 3,3 miliardi nel 2023, e ha annunciato la riapertura del tunnel ferroviario del Frejus entro marzo 2025.
Fonte foto: ANSA
Matteo Salvini in un cantiere della Tav
Non sono mancati attacchi politici: Salvini ha criticato il Governo Renzi per non aver affrontato situazioni simili in passato, pur ammettendo che l’attuale ammodernamento della rete, legato ai fondi del Pnrr, possa aver contribuito a creare disagi per i pendolari.
Le critiche di Pd e Avs
L’intervento di Salvini non ha convinto le opposizioni. La segretaria del Pd, Elly Schlein, ha accusato il ministro di usare i presunti sabotaggi come una scusa per nascondere l’inefficienza del Governo.
“Lei si scusa a nome di Ferrovie dello Stato, ma quando chiederà scusa per le sue responsabilità?” ha dichiarato Schlein, aggiungendo che i disagi continuano a gravare su pendolari, lavoratori e studenti.
Ironizzando sulla situazione, Schlein ha poi lanciato una stoccata alla premier Giorgia Meloni: “Quando lei non sarà più premier, sarà ricordata come quella che quando c’era lei, nessun treno arrivava in orario”.
Critiche simili sono arrivate anche da Angelo Bonelli di Alleanza Verdi e Sinistra (Avs), che ha chiesto conto delle misure di sicurezza per prevenire atti di sabotaggio.
La Camera semideserta
A complicare ulteriormente il clima è stata la scarsa presenza dei membri del Governo durante l’informativa. Ad eccezione dei rappresentanti della Lega, i banchi ministeriali erano quasi deserti, un’assenza che non è passata inosservata.
Davide Faraone, di Italia Viva, ha commentato su X: “Salvini parla, ma il Governo è assente. Tutto lasciare alla Lega non aiuterà i pendolari”.
