Salvatore Sinagra aggredito a Lanzarote, parla il titolare del pub: "L'ho aiutato, sembrava non avesse nulla"
Italiano aggredito alle Canarie, parla il titolare del club di Lanzarote: "Sembrava stesse bene, non aveva sangue", cos'ha detto
“Sembrava stesse bene”, queste le parole di Marcantonio, titolare del locale Sin Nombre di Puerto del Carmen, a Lanzarote, all’esterno del quale è stato aggredito Salvatore Sinagra. Le condizioni del giovane 30enne sono ancora gravi. A ricostruire i fatti è proprio il proprietario, che la sera in cui si svolti i fatti era presente. Secondo la sua versione Salvatore stava giocando a calcio balilla con alcuni amici, quando poi sarebbe nata una discussione con l’aggressore degenerata, com’è noto, nel pestaggio.
- Parla il titolare del locale di Lanzarote
- Salvatore Sinagra "era un po' intontito"
- La confessione dell'aggressore
Parla il titolare del locale di Lanzarote
Marcantonio, la sera del 25 gennaio in cui Salvatore Sinagra è stato aggredito, era presente. Intervistato dal Corriere della Sera riferisce che quel giorno il 30enne stava “giocando a calcio balilla” con un suo amico.
In quel momento “sono intervenute altre persone” con le quali i due amici avrebbero “iniziato a discutere” per motivi ancora da chiarire.
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Successivamente “sono usciti in terrazza” e lì l’aggressore ha “colpito in faccia” Sinagra, che infine “è caduto a terra”. Dopo l’aggressione il titolare lo avrebbe “aiutato a rialzarsi” per poi farlo accomodare su una sedia.
“Gli ho dato dell’acqua, è arrivata l’ambulanza e lo hanno portato via”, racconta Marcantonio. Quest’ultimo riferisce che “sembrava stesse bene”.
Salvatore Sinagra “era un po’ intontito”
Il titolare del Sin Nombre, ancora, riferisce al Corriere della Sera che dopo quel colpo Sinagra “era un po’ intontito” ma non perdeva sangue.
“Sembrava non avesse nulla”, continua. Come noto, il 30enne si trova ricoverato nel reparto di rianimazione dell’University Hospital of Gran Canaria Dr. Negrín a Las Palmas.
La confessione dell’aggressore
Circa una settimana dopo l’aggressione le indagini, favorite dalle immagini catturate dalle videocamere di sorveglianza, hanno portato all’arresto di un 25enne dell’isola di Lanzarote da parte della Guardia Civil.
Si tratta di un giovane già noto alle autorità per precedenti reati legati alla droga ma che riguardano anche oltraggio a pubblico ufficiale e violenze in famiglia. Il 25enne ha confessato e raccontato di aver aggredito Sinagra a seguito di uno stato di alterazione dovuto al consumo di sostanze stupefacenti. Secondo gli inquirenti avrebbe fatto uso di un tirapugni, ma l’aggressore ha spiegato di aver agito a mani nude.
