Salvatore Sinagra aggredito a Lanzarote e in fin di vita, appello del padre: "Chi sa parli, voglio giustizia"
Dopo l'aggressione a Lanzarote, Salvatore Sinagra è in coma farmacologico. Il padre lancia un appello a chiunque abbia visto qualcosa
Sono gravissime le condizioni di Salvatore Sinagra, il trentenne di Favignana aggredito fuori da un bar a Lanzarote, alle Canarie. Il giovane è in coma farmacologico e ha una frattura cranica. Il colpevole dell’aggressione è ancora ignoto. Il padre, Andrea Sinagra, è disperato e invita chiunque sappia qualcosa a farsi avanti per raccontare.
Come sta Salvatore Sinagra
Salvatore Sinagra è ricoverato da una settimana, in pericolo di vita, nel reparto di rianimazione dell’Hospital Universitario Dr. Negrín Barranco de la Ballena, a Gran Canaria.
Nella notte di sabato 25 gennaio è stato vittima di un pestaggio messo in atto, forse, con l’ausilio di un tirapugni o di una spranga. Poco prima, il giovane ha avuto un diverbio all’interno del locale con altri avventori. Poi la violenza che l’ha lasciato esanime in strada.
Fonte foto: ANSA
Salvatore Sinagra e un amico italiano stavano giocando al calciobalilla presso un locale chiamato Sin Nombre. A un certo punto è entrato un individuo che Salvatore non conosceva e gli si è rivolto in toni aggressivi.
Da qui la discussione che si è allargata anche ad altre persone. Sembrava che la cosa fosse finita lì, invece quando il 30enne è uscito a fumare una sigaretta, il gruppetto di sconosciuti lo stava aspettando e l’ha aggredito.
“Nessuno sa chi sia stato. Gli hanno spaccato il cranio e non so nemmeno perché”, si sfoga con il Corriere della Sera il padre, Andrea Sinagra, pescatore a Favignana ed ex consigliere comunale.
La speranza è che la polizia possa utilizzare le immagini riprese dalle videocamere per risalire all’identità di chi ha aggredito Salvatore.
Salvatore Sinagra è stato operato e gli è stato asportato un pezzo di calotta cranica. Ora ha tubi per il drenaggio e gli ematomi sono ridotti. Il ragazzo lotta per la vita e se dovesse risvegliarsi c’è il rischio di danni cerebrali permanenti. Il padre, appresa la notizia, è salito sul primo volo per le Canarie e veglia su di lui.
L’appello del padre
L’avventura di Salvatore Sinagra nell’isola spagnola di Lanzarote stava quasi volgendo al termine: il ragazzo si era trasferito cinque anni fa e aveva aperto un bar, il Vizio Cafè.
Ultimamente aveva deciso di cedere l’attività per tornare a Favignana e aprire un altro locale. A Lanzarote stava sbrigando le ultime pratiche prima di fare ritorno nella sua Sicilia.
“Che si facciano avanti, che parlino”, implora il padre. “A Salvatore vogliono bene tutti. È bello, solare, una brava persona. Aiutatemi. Io voglio solo giustizia“.
L’omicidio di Niccolò Ciatti
Il pestaggio di Salvatore Sinagra riporta alla memoria il caso di Niccolò Ciatti, ucciso con un calcio alla testa nel 2017 a Lloret de Mar, in Spagna.
