Russia, manifestazioni contro la guerra. In quanti non favorevoli: il sondaggio. Record di arresti in 24 ore
Le persone sono scese in strada a Mosca e a San Pietroburgo anche su sollecitazione del dissidente, attualmente in carcere, Alexei Navalny
In Russia si continua a manifestare contro la guerra. Il bilancio è di alcune migliaia di persone scese in piazza. Può non sembrare molto, ma si tratta di manifestanti che, pur di esprimere pubblicamente l’avversione a un governo autoritario, rischiano la galera.
Di pari entità (cioè dell’ordine di migliaia) sono infatti stati gli arresti. Appare sorprendente, quindi, il coraggio di chi scende comunque in strada. Inoltre, nonostante la messa al bando dell’informazione e dei social e gli arresti degli ultimi giorni, che fanno pensare a una stretta autoritaria di Putin, le proteste aumentano, non diminuiscono.
Ecco perché c’è stato oggi domenica 6 marzo il maggior numero di persone arrestate in Russia dall’inizio a causa delle proteste.
Quante persone sono state arrestate in Russia a causa delle proteste: è record nella storia recente del Paese
Migliaia di russi si sono uniti alle manifestazioni contro la guerra in tutto il paese e in migliaia sono stati arrestati.
La polizia ha arrestato più di 3.000 persone in tutta la Russia. Si tratta di un record di arresti in 24 ore a livello nazionale non solo dall’inizio delle proteste ma nella storia recente del Paese. OVD-Info, attivisti che monitorano l’andamento delle manifestazioni in Russia, ha riferito di arresti in 49 diverse città.
La popolazione ha risposto all’appello di Navalny, in piazza contro la guerra di Putin
Le manifestazioni sono andate in scena, oggi, domenica 6 marzo, a San Pietroburgo, e a Mosca, appena fuori il Cremlino. La risposta all’appello di Alexei Navalny, dissidente in carcere, che questa settimana ha invitato i russi a manifestare ogni giorno nella piazza principale della loro città.
Poliziotti schierati contro i manifestanti a Mosca.
Quanti russi non sono favorevoli alla guerra secondo il sondaggio della CNN
Il totale delle persone che disapprova le scelte del presidente Putin è naturalmente molto più alto di quanti scendono in piazza. Un sondaggio realizzato dalla Cnn mette in luce che il 65% dei russi non sarebbe favorevole all’invasione dell’Ucraina.
C’è anche da considerare che le sanzioni imposte alla Russia dall’Occidente hanno colpito e continueranno a colpire la popolazione. Migliaia di persone sono fuggite dal paese negli ultimi 10 giorni, poiché i risparmi sono stati polverizzati dal crollo del rublo.