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Il robot che cerca il sottomarino disperso ha trovato alcuni rottami: l'annuncio della Guardia costiera Usa

La Guardia costiera ha comunicato il ritrovamento di un campo di detriti sul fondo dell'oceano nell'area di ricerca del mini sommergibile 'Titan'

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Quando tutte le speranze di trovare ancora in vita i cinque passeggeri del mini sommergibile ‘Titan’ sono svanite arriva la notizia di un ritrovamento sul fondo dell’Oceano Atlantico, un segno, però, tutt’altro che propizio. Negli ultimi aggiornamenti la Guardia costiera statunitense ha, infatti, comunicato la scoperta  da parte di un robot di un campo di detriti nell’area delle ricerche del sottomarino scomparso, vicino al Titanic.

L’annuncio della Guardia costiera

Il corpo della Marina americana, a capo del coordinamento delle operazioni, ha comunicato il ritrovamento annunciando che maggiori dettagli “sui risultati del ROV di Horizon Arctic sul fondo del mare vicino al Titanic” saranno discussi in una conferenza stampa programmata per le 21 (ora italiana). 

Il robot che cerca il sottomarino disperso ha trovato alcuni rottami: l'annuncio della Guardia costiera UsaFonte foto: ANSA

I vertici della Guardia costiera statunitense in conferenza stampa

Gli esperti all’interno del comando unificato stanno valutando le informazioni“, hanno comunicato i vertici della Guardia Costiera statunitense, senza dunque specificare se il campo di detriti possa essere riconducibile al sommergibile disperso.

La scoperta è stata possibile grazie all’impiego di un ‘Rov’, un robot telecomandato che rappresenta l’unico strumento con la tecnologia adatta per raggiungere il fondo dell’Oceano Atlantico, tra i 3.800 e i 4.000 metri di profondità.

Secondo quanto riportato dalla ‘Bbc’, che ha interpellato l’esperto di immersioni David Mearns e amico di uno dei passeggeri a bordo del ‘Titan, i detriti apparterrebbero effettivamente al sottomarino.

Tra i rottami ci sarebbero infatti “un telaio di atterraggio e una copertura posteriore del sommergibile“, sostiene Mearns, che avrebbe ricevuto queste informazioni dal presidente dell’Explorers Club, collegato alla comunità subacquea e di salvataggio

Le ricerche

L’utilizzo del ‘Rov’ della nave canadese Horizon Arctic e di quello della nave francese Atlante, il Victor 6000hanno dato una svolta nelle ricerche quando però per i cinque passeggeri del sottomarino scomparso sembra ormai troppo tardi.

Le ricerche sono andate avanti per tutta la giornata di giovedì 22, giorno in cui è stata prevista la fine delle riserve di ossigeno all’interno del ‘Titan’.

Le operazioni sono proseguite senza sosta da domenica 18 giugno, con al centro il rimorchiatore Polar Prince, la nave che aveva trasportato il minisommergibile fino al punto di immersione, mentre almeno altre 9 navi (Deep Energy, Atlantic Merlin, Skandi Vinland, Atalante, Horizon Arch, Glace Bay, John Cabot, Ann Harvey, Terry Fox) stanno scandagliando un’area di circa 26mila chilometri quadrati grande quanto il Libano, per trovare un oggetto di 7 metri di lunghezza.

Il ritardo sull’allarme

“Oggi sarà un giorno critico in questa missione di ricerca e salvataggio, poiché le scorte di supporto vitale del sottomarino stanno iniziando a scarseggiare”, ha dichiarato giovedì Guillermo Sohnlein, co-fondatore di OceanGate, la società che organizza le missioni di esplorazione del relitto del Titanic.

Ora dopo ora montano le polemiche sulla sicurezza del sottomarino ‘Titan’, ma sotto la lente d’ingrandimento sono finite anche le tempistiche con le quali la società ha lanciato l’allarme alla Guardia costiera dopo aver perso i contatti con la spedizione.

“OceanGate ha impiegato troppo tempo per lanciare l’allarme”, ha denunciato sul Telegraph la famiglia del miliardario britannico Hamish Harding, uno dei passeggeri dispersi.

Kathleen Cosnett, cugina di Harding, ha dichiarato che il ritardo di otto ore da parte della società prima di dare l’allarme per la sua scomparsa è “troppo lungo”.

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relitto-titanic Fonte foto: ANSA
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