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Roberto Vannacci contro Antonio Tajani al raduno Lega a Pontida: l'attacco su Ius Italiae e cittadinanza

Dal palco di Pontida 2024 Roberto Vannacci attacca lo Ius Italiae proposto dal ministro Antonio Tajani: cos'ha detto il generale al raduno della Lega

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Non solo striscioni: al raduno della LegaPontida a pronunciarsi contro il ministro degli Esteri Antonio Tajani c’è anche Roberto Vannacci, salito sul palco con l’accoglienza di un applauso scrosciante. Il nodo della polemica è lo Ius Italiae, la proposta di Forza Italia sull’ottenimento della cittadinanza italiana. Il generale non è d’accordo, e dal 36esimo incontro con i militanti si fa portavoce del dissenso.

Pontida, Vannacci contro Tajani

Dal palco di Pontida il generale Roberto Vannacci ha detto la sua sulla proposta di Antonio Tajani e Forza Italia, lo Ius Italiae, che riguarda il conferimento della cittadinanza italiana.

“Crediamo nelle nostre tradizioni, nei nostri costumi”, ha detto. Poi la frecciata: “Non vogliamo cedere la nostra sovranità. Non la vendiamo nemmeno a quelle forze politiche vogliono regalare la cittadinanza“. E lo Ius Italiae, in effetti, sta già creando divisioni all’interno del centrodestra.

Vannacci Tajani raduno Lega Pontida Ius ItaliaeFonte foto: ANSA
Roberto Vannacci ha attaccato il ministro Antonio Tajani dal palco di Pontida, il tradizionale raduno della Lega. Sullo Ius Italiae ha detto: “La cittadinanza non si regala”

Vannacci ha aggiunto: “La cittadinanza ce la siamo guadagnata, è figlia di chi ha combattuto e difeso la patria”. Raggiunto dai giornalisti tra i gazebo allestiti sul pratone, il generale ha ribadito lo stesso concetto.

“Non sono d’accordo perché la cittadinanza non si vende, non si regala, non si svende, non si mette su un banchetto del mercato”. Infine: “La cittadinanza, eventualmente, la si guadagna“.

L’annuncio: “Non tradisco la Lega”

Lo slogan di questa edizione 2024 del raduno di Pontida è: “Difendere i confini non è un reato” e domenica 6 ottobre, in effetti, sostenitori e amici di Matteo Salvini hanno protestato a gran voce contro il processo Open Arms nel quale la Procura ha chiesto sei anni di carcere per il segretario della Lega.

Vannacci è tra questi. Dal palco del pratone ha detto: “Salvini ha difeso i confini. Noi siamo qui per difenderlo”. Poi, l’annuncio per il futuro: “Siamo qui per il nuovo corso della Lega. Io sono qua, con la Lega, non tradisco la parola data“. Con queste parole il generale potrebbe aver sconfessato i rumor su un partito tutto suo, una voce circolata da quando è stato organizzato l’evento “Noi con Vannacci” a Viterbo senza simboli della Lega.

Lo striscione e i cori contro Tajani, Salvini: “Chiedo scusa per loro”

Nella serata di sabato 5 ottobre sono spuntati striscioni di protesta contro Tajani. Un messaggio forte, accompagnato da cori che hanno costretto Matteo Salvini a intervenire e prendere le distanze.

Sullo striscione si leggeva: “Ius scholae in vista, Tajani scafista?”. Poi i cori: “Tajani, Tajani, vaff… “. Per questo motivo Matteo Salvini ha detto: “Chiedo scusa per loro”. Anche Vannacci ha preso le distanze: “La volgarità non è mai benvenuta”.

Ancora, Salvini ha detto: “Tajani è un amico e un alleato, Meloni è un’amica e un’alleata. Se qualcuno vuole giocare il mondo è grande, ci sono tanti parchi giochi”.

La risposta di Tajani a Salvini

Tajani ha risposto alle parole di affetto di Salvini in un post pubblicato su X. Il ministro ha scritto: “Grazie. Anche per me ogni alleato è un amico. La lealtà è il principio sul quale si regge la coalizione di centrodestra al governo dell’Italia”.

Anche Paolo Barelli, capogruppo di Forza Italia alla Camera, ha difeso Tajani parlando di “dichiarazioni ottusamente ingiuriose”.

roberto-vannacci-ius-italiae-pontida-antonio-tajani-matteo-salvini Fonte foto: ANSA
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