Rientro a scuola, pressing delle Regioni per la Dad: dopo la Campania anche la Sicilia posticipa il rientro
Battaglia a distanza tra Regioni e governo per il rientro a scuola: l'esecutivo tira dritto sul ritorno in presenza
Continua la battaglia sul rientro a scuola. Il governo tira dritto e non ha nessuna intenzione di posticipare la ripresa delle lezioni in presenza dopo le vacanze di Natale e Capodanno, mentre le Regioni sono in pressing per ottenere il rinvio delle lezioni e ricorrere alla Dad (didattica a distanza).
Rientro a scuola, il pressing delle Regioni
L’esecutivo e gli amministratori locali, in una vera e propria battaglia a distanza sulla scuola, hanno ribadito anche oggi le proprie posizioni.
Le Regioni, come ha dichiarato il governatore della Puglia Emiliano, hanno chiesto “invano” a Palazzo Chigi uno slittamento. Il presidente del Veneto Luca Zaia, in più, è tornato a chiedere un intervento del Cts perché si rischia “una falsa riapertura” in uno scenario “da calvario” fatto di assenze e quarantene.
Rientro a scuola in Sicilia slitta di tre giorni
Così come il governatore della Campania Vincenzo De Luca ha disposto in un’ordinanza fino al 29 gennaio il ricorso alla Dad per le scuole medie, elementari e dell’infanzia, una soluzione simile è arrivata dalla Sicilia.
La Sicilia ha deciso di slittare il rientro a scuola di tre giorni, al 13 gennaio. Lo slittamento è stato permesso perché la Regione ha previsto per l’anno scolastico in corso almeno 207 giorni di attività didattica, a fronte dei 200 minimi.
Così la Sicilia ha potuto prendere 3 giorni in più per rimandare il rientro, rientrando comunque nelle ore minime previste. In questo caso, non si ricorrerà nemmeno alla Dad.
Lunedì 10 gennaio si torna in classe in presenza
Rientro a scuola, nuovo allarme dei presidi
Un nuovo allarme intanto è arrivato dai presidi delle scuole, preoccupati per il numero altissimo di nuovi contagi. Secondo una prima stima fornita dai presidi, infatti, lunedì potrebbero essere 100mila i dipendenti assenti causa Covid.
Si tratta di circa il 10% della popolazione totale del comparto, hanno osservato i presidi, composto da circa un milione di persone. Stando alle parole del presidente di Anp, Antonello Giannelli, “già in queste ore il numero degli studenti positivi ha raggiunto l’ordine delle decine e addirittura centinaia e rende impossibile attuare le procedure previste”.
Rientro a scuola, la posizione del governo
“Noi abbiamo approvato il 5 gennaio una serie molto articolata di provvedimenti. All’interno di questi anche quello della scuola, in cui abbiamo affermato il principio importante per tutti i bambini, i ragazzi e le ragazze di questo Paese, che è quello di avere una scuola in presenza”. Lo ha detto all’Ansa il ministro per l’Istruzione, Patrizio Bianchi, in merito al rientro a scuola previsto lunedì.