Report rivela le intercettazioni di Zaia su Crisanti: "Lo farò schiantare"
Report pubblica le intercettazioni di Luca Zaia contro il microbiologo Andrea Crisanti
“Lo farò schiantare”. A parlare è Luca Zaia rivolgendosi al microbiologo Andrea Crisanti. Questo è ciò che emerge da alcune intercettazioni pubblicate da Report (Rai Tre). Che tra il governatore del veneto e il medico i rapporti non fossero idilliaci è cosa nota. Meno noto è il livello di ‘antipatia’ così alto tra i due.
Zaia contro Crisanti
“Sono qua a rompermi i cog***ni da sedici mesi, stiamo per portarlo allo schianto e voi andate a concordare la lettera per togliere le castagne dal fuoco al Senato accademico, per sistemare Crisanti!”, tuonava Zaia al telefono coi suoi un anno fa, senza sapere che chi era dall’altra parte del cellulare era intercettato
La rabbia di Zaia è da rintracciare nei primi mesi di pandemia. Nell’ottobre 2020 Crisanti, con uno studio, smontava l’efficacia dei test rapidi acquistati dal Veneto e da altre cinque regioni. Da lì crebbero le tensioni con il governatore la cui strategia per andare contro il microbiologo è contenuta nelle carte dell’indagine di Padova su quella maxi commessa da 148 milioni di euro.
Report parlerà della vicenda nella puntata in onda lunedì 2 gennaio 2023. Il programma di Rai Tre ha fatto sapere che Zaia non ha voluto rilasciare dichiarazioni sulla questione.
L’antefatto
Per capire con precisione in che modo i rapporti tra Zaia e Crianti sono precipitati bisogna partire dall’indagine padovana, nata dall’esposto dello stesso microbiologo depositato a novembre 2020. In tale documento è allegato lo studio sui test antigenici Abbott Panbio.
Crisanti assicura che sono efficaci solo nel 70 per cento dei casi e non nel 90 per cento, come invece attestato dal produttore. Alla luce di tale dato possono essere utilizzati per la diagnosi ma non per lo screening. Il suo lavoro, poi apparso sulla prestigiosa rivista Nature, in quel momento non collimava con le decisioni prese dalla Regione Veneto che invece aveva scelto di comprare e utilizzare i test in modo estensivo.
Durante la seconda ondata pandemica il modello Veneto si è ritrovato alle prese con una realtà difficile: 1.600 morti in più rispetto alla media nazionale, riferisce Report.
I pm indagano per cercare di capire se un così alto numero di decessi sia ricollegabile alla diffusione degli antigenici negli ospedali e nelle rsa per anziani. Gli inquirenti, nel corso del loro lavoro, scoprono che Roberto Rigoli, direttore della microbiologia di Treviso incaricato di confermare l’idoneità clinico-scientifica dei tamponi, non ha svolto correttamente il compito assegnatogli.
Rigoli assicura di aver provato il kit Abbott “su alcuni soggetti il cui risultato era già noto in biologia molecolare” e che la corrispondenza “è sovrapponibile nella totalità dei campioni esaminati”. Ecco allora che arriva l’ok a una fornitura.
Si tratta di due affidamenti diretti da 2 milioni di euro, parte della maxi-commessa. La procura di Padova, tuttavia, vuole andare più a fondo perché non convinta dalla versione di Rigoli. A luglio chiede il rinvio a giudizio sia per Rigoli, definito da Zaia “l’Elon Musk del Veneto”, sia per Patrizia Simionato, direttrice generale pro tempore di Azienda Zero, la centrale regionale per gli acquisti. Il gip si è preso tempo e deve ancora decidere se mandarli a processo.
Zaia su Crisanti: “È un anno che prendiamo la mira a questo”
Agli atti ci sono le intercettazioni di Zaia mentre conversa con Roberto Toniolo, di Azienda Zero. Il governatore era convinto di avere in mano un qualcosa che confutasse le tesi di Crisanti: “Ho in mano una relazione autorevolissima, che lo ha preso e l’ha aperto come un carciofo…”, dice a Toniolo, riferendosi al parere espresso da un primario del San Raffaele di Milano.
Toniolo scrive all’Ateneo padovano sottolineando che contro Crisanti non è stata inoltrata alcuna denuncia in procura (c’è invece un esposto). E ciò avviene proprio nel momento in cui il Senato accademico sta esaminando una mozione in favore dello scienziato.
La vicenda fa montare la rabbia in Zaia. “Siete andati a togliergli le castagne dal fuoco…”, scandisce con Toniolo il 14 maggio 2021. “È un anno che prendiamo la mira a questo… Adesso fa il salvatore della patria”.