Matteo Renzi, lite con Lilli Gruber a Otto e mezzo: la polemica
Scontro televisivo tra il leader di Italia Viva e la presentatrice della trasmissione di La 7
Il leader di Italia Viva Matteo Renzi è stato ospite della trasmissione ‘Otto e mezzo’ condotta da Lilli Gruber su La 7. L’ex dem ha toccato molti temi legati alle ultime manovre del governo guidato da Movimento Cinque Stelle e Partito Democratico.
Quando la discussione si è spostata sulle Elezioni Regionali in Umbria, Matteo Renzi si è scontrato con la conduttrice Lilli Gruber. Dopo aver spiegato che Italia Viva non si candiderà in Umbria e in altre regioni, l’ex premier ha affermato: “Spero che vinca il candidato espressione delle liste civiche di centrosinistra in Umbria”. La presentatrice ha risposto: “Quindi, darete una indicazione di voto su questo candidato?”. Renzi ha frenato: “Non giochi sempre con questi schemi”.
Lilli Gruber, quindi, ha incalzato Renzi: “Sì o no?”. Questa la replica del leader di Italia Viva: “Non diamo indicazioni di voto, non siamo un partito modello Pci. Il modello del partito novecentesco è finito”. Lilli Gruber ha risposto: “Cosa c’entra il Pci? Lei è il leader di un partito politico di centrosinistra, no?”. Ancora Renzi: “Benissimo. Se lei mi domanda cosa voterei se fossi umbro, le risponderei Bianconi. Se fossi emiliano, voterei Bonaccini“.
La discussione è proseguita. Lilli Gruber ha domandato: “Ma andrà da qualche parte in queste regioni a dirlo insieme ai suoi?”. Renzi ha risposto: “Sono deluso da lei. Capisco la sua passione per il modello del passato, ma non è più questo”.
La replica della conduttrice: “Ma quali modelli del passato? Annunciate tutti grandi novità, ma poi alla fine siamo sempre lì”. Renzi si è opposto: “Questo è un giudizio un po’ superficiale. Sta dicendo che siamo tutti uguali”. La chiosa finale di Lilli Gruber: “No, non è un giudizio superficiale. Qual è la differenza tra la sua scissione e quella di Bersani?”.
Il leader di Italia Viva ha detto alla Gruber: “Io non sto in un partito che mette le penali, a proposito dell’Umbria, perché, se devo stare in un partito che mette le penali, cara Lilli Gruber, mi iscrivo al M5s o compro le quote della Casaleggio, ammesso che si possano comprare, o mi iscrivo alla piattaforma Rousseau. Col M5s, a livello nazionale, fino al 2023, dobbiamo lavorare insieme. Quando nel 2023 andremo a elezioni, le dico con una frase di un leader del passato di centrosinistra: ‘competition is competition’. Io non faccio l’accordo col M5s, non staremo coi 5 Stelle alle prossime elezioni, perché ci divide un abisso da loro”.