Renzi e Travaglio, a Otto e Mezzo aria tesissima: duro scontro
A Otto e Mezzo si sono confrontati il direttore del Fatto Quotidiano e il senatore toscano: botta e risposta al vetriolo
Botta e risposta a non finire, con tanto di fendenti verbali affilatissimi: a Otto e Mezzo (La7), l’aria si è fatta subito pesante nel corso della puntata in onda venerdì 12 novembre 2021. Protagonisti Matteo Renzi, Marco Travaglio, Massimo Giannini e, ovviamente, la padrona di casa Lilli Gruber che in più occasioni ha richiamato all’ordine il senatore toscano.
Si prevedevano scintille tra Tavaglio e Renzi. E scintille sono state. Pronti via: il direttore del Fatto Quotidiano parte subito con il turbo leggendo la mail che il giornalista Fabrizio Rondolino ha inviato a Matteo Renzi nel 2017, in cui presentava “un primo appunto sulla struttura di propaganda antigrillina” chiamata a “distruggere la reputazione e l’immagine pubblica di Grillo, Di Maio, di Battista, Raggi, Casaleggio, Travaglio e Scanzi (giornalista del Fatto, ndr)”.
“Una ipotesi di scuola” ha ribattuto Renzi che ha ribadito a più riprese di non essere in alcun modo d’accordo con quella mail, tanto che “non ha avuto alcun seguito concreto”. Anche perché “per distruggere il Movimento 5 Stelle è bastato farli governare, per distruggere il Fatto basta il pregiudicato Marco Travaglio”, ha tuonato il leader di Italia Viva.
“Io non ho risposto per mail ma ho detto di no alla proposta di Rondolino perché noi siamo diversi dal Fatto quotidiano – ha aggiunto -. Io non voglio la fine del Fatto quotidiano perché è un vitalizio per me e per la mia famiglia. Il gettone che Travaglio prende qui poi lo passa alla mia famiglia”.
“Io ho ricevuto una multa di mille euro per aver detto una mia opinione, Renzi confonde i reati di opinione, che sono un incidente del mestiere per un giornalista, con i reati di affari che lo riguardano”. Così Travaglio che ha proseguito: “Immaginate se questa mail fosse uscita dall’indirizzo di Casaleggio, il senatore qui presente starebbe strepitando, chiedendo dimissioni di massa”.
Renzi a Otto e Mezzo: “Contro di me campagna di odio”
Si passa all’inchiesta Open. Renzi, più volte invitato dalla conduttrice a moderarsi, è convinto che sia in atto “un hackeraggio di Stato”, perché “hanno preso il telefonino di centinaia di persone. Hanno preso illegalmente il mio conto corrente e lo hanno spiattellato in prima pagina. Ma la verità è che a Travaglio rode perché ho mandato a casa Conte”.
“È per questo – ha continuato Renzi – che c’è questa campagna di odio contro di me”. Si è poi passati al capitolo di attività di conferenziere che Renzi svolge all’estero. In molti hanno gridato al conflitto di interessi.
“Io prendo soldi per l’attività di conferenziere e pago le tasse regolarmente in Italia”, ha sottolineato Renzi. “E ci mancherebbe. Tutte le persone per bene pagano le tasse”, la reazione della Gruber. “In molti mi chiedono se pago le tasse in Italia, per questo lo ho rimarcato”, la controreplica del senatore.
Spazio poi alle accuse di conflitto di interessi che gli ha rivolto Giuseppe Conte sul caso Autostrade/Benetton. “Tutti i miei voti sono pubblici, sfido a dire che un mio voto in Senato sia in conflitto di interessi”, la risposta di Renzi.
Renzi: “Italia Viva al 2%? Abbiamo però fermato Salvini e mandato a casa Conte”
Lilli Gruber ha domandato poi perché Italia Viva sia crollato nei sondaggi e se ritiene che sia stata rispettata l’etica politica per la sua attività di conferenziere. “Io sull’etica politica posso fare una trasmissione ad hoc. La vera onestà è portare a casa i risultati”, ha detto Renzi per poi concludere: “Quello che avrò lo diranno i cittadini e non i sondaggi. Con il 2% abbiamo fermato Salvini dal Papeete e mandato a casa Conte e fatto arrivare Draghi”.