Matteo Renzi, online il conto corrente e i guadagni. Sfogo durissimo

Sul conto corrente di Matteo Renzi, dal 2012 al 2018, sono arrivati bonifici per un totale di 2,8 milioni di euro. È quanto emerge dall’inchiesta sulla Fondazione Open che ha coinvolto il leader di Italia Viva. I dati, con il dettaglio di tutti i bonifici ricevuti, sono stati pubblicati dal Fatto Quotidiano e hanno destato scalpore. La risposta di Renzi, su Facebook, è arrivata durissima.

Renzi: “Hanno messo online il mio conto corrente”

In seguito alla pubblicazione dei dati bancari di Matteo Renzi, il leader di Italia Viva ha replicato su Facebook: “Hanno messo online il mio conto corrente, violando Costituzione e Leggi. Hanno scelto come testimone dell’accusa penale un avversario politico”.

“Hanno captato comunicazioni e intercettazioni con un metodo che è stato contestato persino dalla Cassazione“, ha aggiunto Renzi e ora “mi aspetta una lunga battaglia in sede civile e penale per ottenere il risarcimento che merito. La farò con tenacia e metodo, passo dopo passo, senza rabbia. Non ho nulla da temere ed anzi la pubblicazione incivile di questi documenti non fa che confermare la mia trasparenza e correttezza”.

“Da anni – scrive – spendono centinaia di migliaia di euro e impiegano decine di finanzieri per una caccia all’uomo teorizzata dalla corrente dei giudici di Magistratura Democratica come la stretta di un ‘cordone sanitario attorno al senatore Renzi’. Quello che sta accadendo dovrebbe indignare l’opinione pubblica, i media, gli avversari politici. Non i miei amici. Perché i miei amici sanno che vicende come queste non mi impauriscono ma anzi mi danno la carica per rilanciare”.

“Ma in sede politica – ha concluso Renzi – spero che qualcuno rifletta sul fatto che ciò che sta accadendo a me è una reiterata violazione di legge che fa male alle Istituzioni. A chi in queste ore mi sta mostrando affetto va il mio grazie più sincero”.

Matteo Renzi, l’inchiesta Open e le tabelle pubblicate dal Fatto Quotidiano

Venti giorni fa i pm Luca Turco e Antonino Nastasi hanno inviato un avviso di conclusione indagini a undici persone e quattro società contestando il finanziamento illecito ai partiti, la corruzione, il riciclaggio, il traffico di influenze. Tra gli indagati anche Matteo Renzi e Maria Elena Boschi con la Fondazione Open.

Le carte sono state depositate e in un articolo del “Fatto quotidiano” è stata proposta una tabella che riguarda un rapporto della Guardia di Finanza sulle entrate del senatore. In totale, dalle voci riportate in tabella,è emerso che sul suo conto corrente in due anni, al 2018 al 2020, sono arrivati bonifici per 2,6 milioni di euro.

Fonte foto: ANSA