Remdesivir e clorochina, i problemi dei due farmaci anti Covid-19

Primi intoppi per i due farmaci usati contro il coronavirus: il Remdesivir e la clorochina. Il primo è nato per combattere Ebola, mentre il secondo è noto per gli effetti contro la malaria. Per entrambi i farmaci è arrivato dall’Agenzia Europea (Ema) l’invito a segnalare i sospetti effetti collaterali quando vengono usati per combattere il Covid-19.

Secondo quanto hanno spiegato gli esperti dell’Ema, come riporta Ansa, “la comprensione del nuovo virus è ancora incompleta, comprese le possibili interazioni con i medicinali che i pazienti potrebbero assumere”.

Per questo motivo, gli stessi pazienti, oltre agli operatori sanitari, “possono aiutare a raccogliere prove preziose per informare le decisioni sull’uso sicuro ed efficace dei medicinali con l’evoluzione della pandemia”.

Remdesivir, lo studio pubblicato per errore dall’Oms

In particolare, per quanto riguarda il Remdesivir, sul sito dell’Oms è stato pubblicato per errore il risultato di uno studio condotto in Cina.

La ricerca riportata per sbaglio dall’Organizzazione Mondiale della Sanità riguardava un test su 237 pazienti: 158 di essi avevano ricevuto il farmaco ma la terapia non aveva portato miglioramenti.

L’azienda produttrice del farmaco anti Ebola, la Gilead, ha precisato che i risultati “sono inconclusivi” e “la tendenza dei dati suggerisce un beneficio potenziale”, soprattutto “tra i pazienti trattati precocemente”.

Clorochina, Fda mette in guardia sugli effetti collaterali

Spuntano i primi problemi anche per la clorochina, il medicinale antimalarico. La Fda, infatti, ha messo in guardia sui possibili effetti collaterali del farmaco che potrebbero anche essere “gravi”.

“Vi si deve ricorrere – ha specificato l’Fda – solo nell’ambito delle sperimentazioni negli ospedali e nelle cliniche”. Infatti, una delle conseguenze dell’uso dei due farmaci per l’uso tra i pazienti Covid-19 è l’aritmia cardiaca.

Fonte foto: Ansa