Quando finisce la pandemia Covid per l'Oms e le gravi accuse alla Cina: mistero sull'origine del virus a Wuhan
Il 2023 sarà un anno decisivo per decretare la fine della pandemia di Covid e dell'emergenza sanitaria in tutto il mondo: lo dice il numero uno Oms
L’ultimo annuncio di Tedros Adhanom Ghebreyesus, il direttore generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, fa ben sperare in un totale ritorno alla normalità. Il capo dell’istituto delle Nazioni Unite si è detto fiducioso del fatto che quest’anno finirà definitivamente l’emergenza Covid.
- Nel 2023 finisce la pandemia di Covid?
- Il mistero sull'origine del coronavirus
- Giallo sui dati della Cina fatti sparire
Nel 2023 finisce la pandemia di Covid?
Durante un incontro con i giornalisti, ha sottolineato che la diffusione del Sars-Cov-2, entro la fine del 2023, non sarà più un’emergenza sanitaria pubblica di interesse internazionale.
Non abbiamo ancora raggiunto questo punto chiave della pandemia, ha spiegato durante la conferenza stampa, ma siamo in una “posizione decisamente migliore” rispetto a qualsiasi altro momento di questi tre lunghi anni di convivenza col virus.
Il mistero sull’origine del coronavirus
La fine della pandemia di Covid è dunque vicina, e le autorità sanitarie si lanciano in dichiarazioni ottimistiche sulla chiusura di questo nero periodo per tutta l’umanità.
Ma ci sono ancora troppo interrogativi che continuano a rimanere senza risposta e che riguardano l’origine del virus al mercato di Wuhan.
Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’Oms.
Il direttore generale ha sottolineato che la comunità internazionale e l’Organizzazione Mondiale della Sanità continuano a chiedere trasparenza nella condivisione dei dati da parte della Cina.
Pechino dovrebbe condurre le “indagini necessarie” e poi rendere pubblici i risultati. Si tratta di un “imperativo sia morale che scientifico“, secondo il numero uno dell’Oms.
Capire come si è evoluto e si è diffuso il Sars-Cov-2, diventando un pericolo per gli esseri umani, è infatti di vitale importanze per prevenire nuove pandemie.
Giallo sui dati della Cina fatti sparire
Domenica, ha spiegato il direttore generale, sono spariti dei dati in precedenza condivisi dagli scienziati cinesi nel database di sequenze virali Gisaid.
Caricati dal Centro cinese per il controllo e la prevenzione delle malattie, si riferivano a dei campioni prelevati al mercato di Huanan, nella città di Wuhan, nel 2020.
Pur non fornendo una risposta definitiva all’origine del coronavirus, tali informazioni potrebbero essere di vitale importanza per avvicinarci alla soluzione del mistero.
A cui si aggiunge proprio il giallo dei dati scomparsi, che tra l’altro “avrebbero potuto e avrebbero dovuto essere condivisi tre anni fa”, come ha sottolineato Tedros Adhanom Ghebreyesus.