Firenze, la nuova richiesta della procura per i genitori di Renzi
Per i coniugi Renzi, già condannati ai domiciliari, è arrivata la richiesta di rinvio a giudizio
Non c’è pace per Laura Bovoli e Tiziano Renzi, i genitori del leader di Italia Viva Matteo Renzi. Per i due, stando a quanto riferito da Repubblica, la procura di Firenze ha chiesto il rinvio a giudizio nel procedimento per bancarotta fraudolenta e false fatturazioni che avevano portato i coniugi agli arresti domiciliari lo scorso anno.
La richiesta, oltre che per Renzi e Bovoli, è stata estesa anche ad altri 16 imputati tra cui l’imprenditore Mariano Massone e Roberto Bargilli, ex autista del camper di Matteo Renzi durante le primarie del 2012. L’udienza preliminare è fissata per il 9 giugno.
Come ricostruito dal quotidiano, al centro dell’inchiesta c’è la gestione di tre cooperative che si occupavano in particolare di volantinaggio e distribuzione di materiale pubblicitario: Delivery, Europe Service e Marmodiv. L’accusa ai genitori dell’ex premier è l‘aver provocato “dolosamente” il fallimento delle società dopo averne svuotato le casse, ricavando così in maniera illecita svariati milioni di euro.
Inoltre, per quanto riguarda la cooperativa Marmodiv, i coniugi Renzi sono accusati di aver contribuito a cagionare il dissesto della società facendo figurare nel bilancio di esercizio 2017 crediti per fatture da emettere, ma in realtà inesistenti, per importi di oltre 370mila euro. La cifra serviva per mascherare le ingenti perdite della società. Per questi fatti sono imputati anche il presidente del CdA Marmodiv e l’amministratore di fatto della coop dal 15 marzo 2018.