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Portavoce sardine durissima contro il sindaco di Riace. I fatti

La coordinatrice calabrese delle Sardine, Jasmine Cristallo, racconta le conseguenze del gesto compiuto dal sindaco di Riace Antonio Trifoli

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

“Mia madre mi prega di raggiungerla a Roma perché teme che qualcuno mi aspetti sotto casa, la mia famiglia è terrorizzata. È un incubo. Non ho paura, ma mi sento violata nella mia intimità. Ho dovuto togliere il mio nome dal campanello, passo il tempo a tranquillizzare i miei familiari, già spaventati dalla valanga di odio social di cui sono vittima. È impensabile che una donna debba essere minacciata di morte o di stupro solo perché si impegna in politica”.

A dirlo è la coordinatrice calabrese delle Sardine, Jasmine Cristallo, in un’intervista a ‘La Repubblica’ in cui racconta le conseguenze del gesto compiuto dal sindaco di Riace Antonio Trifoli, che ha pubblicato sui social un’email inviata dalla donna all’Ente comunale, contenente i suoi dati sensibili.

“Che un pubblico ufficiale divulghi l’indirizzo e il numero di telefono di un cittadino, usando un atto dell’Ente come se fosse cosa sua, è inconcepibile”, dice Cristallo. “A chi gli ha fatto notare la gravità del suo gesto, Trifoli ha risposto: ‘chi chiede rispetto, deve prima rispettare’. Parole da padrino da operetta. E solo dopo 16 ore ha rimosso quel post”.

Cristallo spiega che denuncerà Trifoli. “Non solo, chiederò anche un risarcimento danni. Se mi dovesse essere concesso, lo devolverò alla fondazione. È stato il vento che sta ricostruendo i progetti di accoglienza a Riace. E dell’accaduto si occuperà anche il Garante della privacy”.

Trifoli dovrebbe dimettersi. È un amministratore, pagato con soldi pubblici e questa vicenda dimostra che non è in grado di assolvere ai suoi doveri. Parla spesso di legalità e trasparenza, ma al momento l’unica trasparenza c’è stata solo sui miei dati sensibili”.

jasmine-cristallo Fonte foto: ANSA
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