Ponte di Genova, velocità ridotta a 70 km/h: "Tutto a norma"
Dal precedente limite di 90 chilometri orari a quello, prossimo, di 80. Forse addirittura di 70 in direzione Savona
Genova sta per riavere ufficialmente il suo ponte. Dopo la costruzione, il prossimo passo sarà quello di superare tutti i test per ottenere il certificato di collaudo ed essere dichiarato pronto. Nelle ultime ore, però, si è diffusa la notizia che il ponte potrebbe essere fuori norma per un più ristretto raggio della curva verso Savona, che imporrebbe una diminuzione della velocità di circa 10 km orari rispetto alla curva originale. Lo rende noto l’Ansa.
Ponte di Genova, cosa prevedono i test di collaudo
La ‘fase zero’ delle prove prevede un primo transito in ‘formazione serrata’ dei tir (un peso di circa 25 mila tonnellate) a marcia lenta per permettere l’assestamento strutturale dell’impalcato.
Quindi, alcuni mezzi percorreranno, sempre a marcia lenta, la carreggiata nord e poi, a seguire, la carreggiata sud per testare la capacità di ‘torsione’ dell’impalcato stesso.
Infine è prevista la prova di frenatura: alcuni mezzi freneranno contemporaneamente in un punto definito per testare la capacità del ponte di sopportare grandi pesi in ‘orizzontale’.
Terminata la fase zero ci saranno altre tre fasi che vedranno svolgersi le prove statiche. Alcuni dei tir si posizioneranno in porzioni prefissate dell’impalcato per determinare specifiche sollecitazioni.
Il carico verrà aumentato gradatamente. Solo sulla campata da 100 metri saranno collocati tutti insieme. Una volta completati i test – i tecnici hanno a disposizione circa 6 giorni per completarli – i dati saranno elaborati da Anas e Rina, ente certificatore.
Ponte di Genova, “tutto assolutamente a norma”
Il problema dei limiti di velocità, che sulla nuova struttura si abbasseranno a 80 km/h verso Genova e a 70 verso Savona contro i 90 consentiti sul Morandi, era già conosciuto dai tecnici di PerGenova, il consorzio che a tempo di record ha ricostruito il viadotto sul Polcevera.
Il nuovo Ponte di Genova “è assolutamente a norma. Cambia la velocità di progetto su una curva perché il ponte è stato realizzato con ‘spalle’ preesistenti”, ‘spalle’ e cioè innesti del tracciato che viene ricongiunto dal ponte “che esistevano già”.
Ma era un problema “irrisolvibile – dicono – se volevamo rispettare i tempi di consegna e soprattutto considerati i ‘punti di vincolo’. Quando è stato realizzato il Morandi, 60 anni fa, erano diverse le tipologie e le velocità dei veicoli. Inoltre, proprio sotto quei punti c’erano delle ‘interferenze’ impossibili da eliminare. Se oggi rifaccio quelle curve, la velocità di progetto dev’essere per forza minore. Diciamo dunque che la velocità di progetto imposta è figlia del tracciato”.