Pizzo da 3 mila euro pagato dalla famiglia Gattuso, l'amica della sorella: "Solo Rino poteva risolvere tutto"
I dettagli della vicenda relativa all'estorsione di cui è stata vittima la famiglia Gattuso: due arresti
Estorsori della famiglia Gattuso arrestati. Trattasi di Aldo Abbruzzese, 51 anni, e Mustaphà Hamil, marocchino, utilizzato come “spalla” per incendiare auto. E infatti lo scorso ottobre e lo scorso dicembre la sorella dell’ex calciatore del Milan, Ida, si è ritrovata due sue vetture carbonizzate.
I due uomini finiti in manette sono legati alla ’ndrangheta. Devono rispondere dell’accusa di estorsione aggravata.
- Gattuso e il pizzo pagato, poi l'arresto degli estorsori
- Le tappe della vicenda
- Il pagamento del pizzo
Gattuso e il pizzo pagato, poi l’arresto degli estorsori
“Quindi è sceso Salvatore in Calabria?”. “Sì, lo ha mandato mio fratello, è tutto a posto”. “La storia solo tuo fratello la poteva rivolvere e nessuno più”. Questo dialogo telefonico, riportato dal Corriere della Sera, ha visto protagoniste Ida Gattuso e una sua amica di Corigliano.
Il problema di cui si parla sarebbe stato risolto da Rino Gattuso tramite il pagamento del pizzo di 3 mila euro.
Le tappe della vicenda
Il 17 ottobre scorso, l’auto di Ida Gattuso è stata data alle fiamme mentre era parcheggiata vicino casa. Due mesi dopo, il 15 dicembre, è stata incendiata un’altra auto di Ida.
A quel punto la sorella di Gattuso è andata dai carabinieri e ha denunciato. Non solo: ha riferito ai militari una pista da tenere d’occhio, facendo il nome di Aldo Abbruzzese, del clan omonimo.
Ida, come spiegato sempre dal CorSera, ha rivelato di aver saputo dal suo ex marito, Franco Nigro, che Abbruzzese avrebbe preteso da suo padre, Francesco Gattuso, 3 mila euro. Quest’ultimo vende pesce. Nigro è un piccolo imprenditore. Ma c’è un momento in cui i due hanno deciso di mettersi in società per un affare nel fotovoltaico, riuscendo a ottenere un finanziamento di 80 mila euro.
Ed è qui che sono entrati in gioco gli uomini della ’ndrangheta, i quali hanno cominciato ad avanzare la richiesta del pizzo.
Nigro ha quindi parlato all’ex moglie, spiegandole il funzionamento di alcuni meccanismi della criminalità: “Il motivo non è il lusso, ma il controllo del territorio. Questi fanno galera e vivono per onore e rispetto. Se tu glielo cacci dicono “allora io non valgo manco una lira”. E hai finito e sei morto”.
Il pagamento del pizzo
Ida, dopo gli incendi alle auto, ha capito perché lei è diventata un bersaglio: è un obiettivo facile. Suo padre vive in una casa blindata.
A un certo punto ecco l’entrata in scena di Rino Gattuso che ha fatto pagare il pizzo da un suo uomo fidato, Salvatore (lui è la persona a cui fa riferimento Ida nella chiamata con l’amica), in un bar di Schiavonea, il 10 gennaio. Nel locale era presente Abbruzzese.