Pista del bob di Milano Cortina 2026 sabotata, tubo staccato di notte: "Inquietante, danno davanti al mondo"
A soli tre giorni dal primo controllo del Cio, la pista da bob di Cortina per le Olimpiadi internali del 2026 è stata sabotata
Uno dei tubi di refrigerazione della pista da bob, slittino e skeleton in costruzione a Cortina d’Ampezzo per le Olimpiadi invernali del 2026 è stato staccato dalla propria sede e gettato in mezzo a una strada a pochi giorni dal sopralluogo di controllo del Comitato olimpico internazionale.
Il sabotaggio della pista bob di Cortina
È stata presentata una denuncia per il sabotaggio della pista da bob, slittino e skeleton in costruzione a Cortina d’Ampezzo per le Olimpiadi invernali del 2026.
Stando a quanto riportato dall’edizione veneta del Corriere della Sera, uno dei tubi di refrigerazione della struttura sarebbe stato divelto dalla propria sede e gettato in mezzo alla strada.
Fonte foto: ANSA
Il tubo sarebbe stato ritrovato nella mattinata del 21 febbraio, segnalato perché ostacolava la circolazione delle auto e dei mezzi del cantiere. Lunedì 24 è prevista la visita degli ispettori del Cio per verificare lo stato di avanzamento dei lavori.
La reazione di Salvini
Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini ha commentato quanto accaduto, paragonando il supposto sabotaggio alle azioni dei manifestanti No Tav contro i cantieri della linea ad alta velocità Torino-Lione.
“Quanto successo a Cortina, dove ignoti hanno sabotato la pista da bob, è inquietante e grave. Chi cerca di danneggiare le Olimpiadi fa un danno all’Italia davanti a tutto il mondo. Come per i delinquenti che assaltano il cantiere dell’Alta Velocità Torino-Lione, anche a Cortina sappiano che non la avranno vinta” ha dichiarato Salvini.
Il leader della Lega ha quindi tenuto a sottolineare che “lo Stato non si fa intimidire” da azioni come quelle accadute nella notte a Cortina.
I problemi della pista di Cortina
La pista da bob di Cortina è uno dei progetti più contestati delle Olimpiadi invernali del 2026. Costata 124 milioni di euro, è stata costruita nonostante si tema che possa essere molto complicato utilizzarla dopo la fine della manifestazione.
Ci sono stati dubbi anche sulle tempistiche di realizzazione. La Fondazione Milano-Cortina, che organizza le Olimpiadi, è stata costretta dal Cio a scegliere una soluzione in caso i lavori non siano ultimati in tempo. Il piano B è la pista di Lake Placid, nello Stato americano di New York.
Nonostante i dubbi, le autorità hanno riportato che il programma dei lavori è stato rispettato, almeno fino al momento del supposto sabotaggio. A marzo dovrebbero tenersi le prime prove in vista delle gare.
