Perché Stefano Boeri e Cino Zucchi rischiano gli arresti domiciliari: cos'è l'inchiesta della Beic
Gli architetti Stefano Boeri e Cino Zucchi rischiano gli arresti domiciliari nell'inchiesta sul progetto Beic, la Biblioteca europea a Milano
Gli architetti Stefano Boeri e Cino Zucchi rischiano gli arresti domiciliari nell’ambito dell’inchiesta sulla Beic e, più nello specifico, sul concorso internazionale indetto dal Comune di Milano per l’assegnazione del progetto della Biblioteca europea di informazione e cultura a Milano. L’accusa è di turbativa d’asta.
- Perché Stefano Boeri e Cino Zucchi rischiano gli arresti domiciliari
- La reazione di Stefano Boeri
- La nota della Fondazione Beic
Perché Stefano Boeri e Cino Zucchi rischiano gli arresti domiciliari
Stefano Boeri e Cino Zucchi sono indagati per turbativa d’asta nell’inchiesta sul concorso per l’assegnazione del progetto per la realizzazione della nuova Beic, la Biblioteca Europea di Informazione e Cultura che dovrebbe sorgere entro il 2026 in zona Porta Vittoria a Milano.
Il Corriere della Sera riporta una delle “interferenze” registrate dalla Procura di Milano, che ha richiesto gli arresti domiciliari per Boeri e Zucchi accusandoli di turbativa d’asta: quando mancavano 41 minuti alla riunione della commissione del Comune di Milano, che il 5 luglio 2022 avrebbe dovuto decidere a quale dei 44 studi di architettura assegnare il progetto della Beic, Boeri, che presiedeva la commissione (di cui faceva parte anche Zucchi), avrebbe parlato al telefono con il collega Pier Paolo Tamburelli, coinvolto nel progetto che poi vincerà. Anche per Tamburelli sono stati richiesti gli arresti domiciliari.
Fonte foto: ANSA
L’architetto Stefano Boeri è indagato per turbativa d’asta.
In base base a quanto emerso dalle indagini della Guardia di Finanza (coordinate dai pm Giancarla Serafini, Mauro Clerici, Paolo Filippini e dall’aggiunto Tiziana Siciliano) e come riportato dal Corriere della Sera, i contatti tra gli indagati sarebbero stati “frequentissimi”.
Nei giorni che precedono l’assegnazione del progetto della Beic, le chat tra gli indagati sono descritte come “intense”.
La reazione di Stefano Boeri
Stefano Boeri, achistar noto per la progettazione del Bosco Verticale a Milano (e non solo), si è detto “sorpreso e molto turbato” per la richiesta di arresti domiciliari avanzata dalla Procura di Milano nell’ambito dell’inchiesta sul progetto della Biblioteca europea.
“Attendo con fiducia l’incontro con il giudice per le indagini preliminari, allo scopo di poter finalmente chiarire la mia posizione”, ha aggiunto l’architetto in alcune dichiarazioni riportate dal Corriere della Sera.
La nota della Fondazione Beic
La Fondazione Beic, in una nota, ha “preso atto” delle decisioni della magistratura e rinnovato la “piena fiducia nell’operato della commissione presieduta dall’architetto Boeri, come anche nel lavoro della magistratura, certi che l’evolversi dell’iter giudiziario chiarirà la trasparenza dell’operato della Commissione”.
