Paragone, la strategia dopo le dimissioni di Di Maio
Il senatore dopo l'espulsione dal M5s è passato al Gruppo Misto, il messaggio a Di Maio e all'ex partito è chiaro
Dopo essere stato espulso dal Movimento ed essere passato al Gruppo Misto, all’indomani della decisione di Luigi Di Maio di lasciare la carica di capo politico dei 5s Gianluigi Paragone non perde tempo per piazzare l’affondo al partito e al ministro. Ospite di Radio Anch’io, l’ex senatore pentastellato si è detto pronto a raccogliere “i pezzi di un movimento che sono stati estromessi”.
Il riferimento di Paragone è agli espulsi e a tutti i dissidenti che, nelle ultime settimane, hanno lasciato il M5s perché in contrasto con la linea politica seguita dal partito nell’ultimo periodo e non solo. Nel corso dell’intervista il senatore ha svelato: “Io mi prendo il mio programma elettorale con cui avevamo vinto le elezioni, molto radicale e molto antieuropeista”.
“Me lo tengo stretto e lo continuo a predicare in giro per l’Italia con i pezzi di movimento che Di Maio ha lasciato perdere e che sono già stati estromessi dalle nuova struttura del Movimento” ha sottolineato.
Poi, rispondendo alla domanda sui rumors inerenti alla nascita di un nuovo partito da contrapporre al Movimento 5 Stelle, Paragone ha ribadito: “Questo lo si vedrà perché le cose né si fondano dall’alto, né nascono nei laboratori della politica. Nascono perché ci sono già. Quella metà dei voti del M5s persi per strada hanno bisogno di un interlocutore. Molti cercano un interlocutore forte, radicale e terzo”.