Papa Francesco senza voce all'udienza generale, il raffreddore ferma Bergoglio: "Non ce la faccio"
Il raffreddore impedisce a Papa Francesco di parlare e leggere la catechesi, gli esperti: "Esposto alle infezioni, incontra centinaia di persone"
Per Papa Francesco è impossibile leggere la catechesi, per questo affida la lettura a un collaboratore. Il Santo Padre, infatti, è affetto da una forma di raffreddore che gli impedisce un eloquio fluido, togliendogli quasi la parola. È successo durante l’udienza generale in Aula Paolo VI, dove il Pontefice è arrivato già affaticato. Secondo un esperto l’abbassamento della voce potrebbe essere attribuito a una tracheite.
- Papa Francesco sta male e non riesce a parlare
- L'ipotesi della tracheite mista a raffreddore
- Il parere di Pregliasco: "Un'età fragile"
Papa Francesco sta male e non riesce a parlare
Nel corso dell’udienza generale del 5 febbraio in Aula Paolo VI per Papa Francesco è stato impossibile leggere la catechesi. “Con questo forte raffreddore è difficile per me parlare“.
Quindi il Pontefice ha affidato la lettura a un collaboratore: “La leggerà meglio di me”, ha detto. Secondo un esperto il Santo Padre potrebbe aver contratto una forma virale particolarmente insidiosa per la sua età anagrafica.
Fonte foto: IPA
Contattato dall’Adnkronos il direttore scientifico della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit) Massimo Andreoni ha ricordato che il Papa “incontra ogni giorno centinaia di persone“.
Per questo motivo Bergoglio è “più esposto al rischio di infezioni respiratorie“, un’ipotesi resa plausibile dai dati sulle influenze stagionali di questi giorni.
L’ipotesi della tracheite mista a raffreddore
Ancora, sempre all’Adnkronos il direttore Andreoni ipotizza che l’infezione che ha colpito il Papa potrebbe riguardare sia il raffreddore che una tracheite.
“La sua è sicuramente un’infiammazione delle alte vie respiratorie“, conclude Andreoni.
Il parere di Pregliasco: “Un’età fragile”
Adnkronos ha raccolto anche il parere di Fabrizio Pregliasco, che ricorda che “vista l’età” il Papa è a tutti gli effetti da considerarsi un soggetto fragile. Il Santo Padre, infatti, ha 88 anni.
Pregliasco sottolinea che non è raro che un paziente anziano “possa avere degli effetti non piacevoli“, e ribadisce che quest’anno i malanni stagionali sono arrivati in ritardo, specialmente “dopo la riapertura delle strade” come del resto aveva previsto in prossimità delle festività natalizie.
A favorire la diffusione del virus, oltre alla riapertura delle scuole, sarebbe anche “questo freddo intenso che è subentrato solo in questo periodo”. Per il momento, tuttavia, non si può parlare di picco: “Capiremo di averlo raggiunto solo nel momento in cui vedremo i segni dell’effettiva curva in discesa”, conclude Pregliasco.
