Papa Francesco e possibili successori, in Vaticano spuntano i primi nomi: 2 cardinali italiani tra i favoriti
Con Papa Francesco in precarie condizioni di salute parte il totonomi per il suo successore: tra i favoriti ci sono due cardinali italiani
Papa Francesco è ricoverato da giorni al Policlinico Gemelli di Roma e dall’ospedale non arrivano buone notizie sulle sue condizioni di salute. Data l’età avanzata (88 anni), è già iniziata sottotraccia, ancor prima del ricovero, la corsa al suo successore. Diversi i nomi che circolano in Vaticano in vista dell’ipotetico nuovo Conclave, tra i papabili ci sono due cardinali italiani.
- Papa Francesco, chi sarà il successore?
- Due cardinali italiani tra i favoriti
- Dall'Africa all'Asia
- Gli altri nomi
Papa Francesco, chi sarà il successore?
Potrebbe tenersi in questo 2025, l’anno del Giubileo, il Conclave per l’elezione del nuovo Pontefice.
Nonostante il Vaticano abbia smentito che Papa Francesco possa dare le dimissioni e rinunciare all’incarico come fece il suo predecessore Benedetto XVI, i problemi di salute del Pontefice non fanno ben sperare.
Fonte foto: ANSA
Il ricovero al Gemelli ha alimentato numerosi interrogativi sulla possibilità che Bergoglio possa venire a mancare proprio durante l’anno giubilare.
Il prossimo Santo Padre sarà scelto tra i membri del Collegio Cardinalizio, attualmente composto da 253 cardinali. Di questi però solo 140 sono eleggibili, avendo meno di 80 anni.
Due cardinali italiani tra i favoriti
Il totonomi per il successore di Papa Francesco è già partito e tra i cardinali dati per favoriti ci sono due italiani.
Il primo è Pietro Parolin, 70 anni, segretario di Stato Vaticano, conosciuto a livello internazionale grazie alla sua attività diplomatica.
L’altro è Matteo Maria Zuppi, presidente della Conferenza Episcopale Italiana (CEI) e inviato speciale del Papa per la guerra in Ucraina.
Altro nome italiano da seguire è poi quello del patriarca latino di Gerusalemme, il cardinale Pierbattista Pizzaballa.
Dall’Africa all’Asia
Dopo il Sud America con Bergoglio, ci sono voci secondo cui il prossimo Pontefice possa arrivare dall’Africa o dall’Asia.
In questo senso uno dei nomi più forti è quello del cardinale filippino Luis Antonio Tagle, ex arcivescovo di Manila, da diversi anni a Roma dove è Prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli.
Per quanto riguarda l’Africa, tra quelli più tenuti in considerazione c’è il congolese Fridolin Ambongo Besungu, arcivescovo di Kinshasa.
E Robert Sarah, originario della Guinea, ex Prefetto della Congregazione per il Culto Divino.
Gli altri nomi
Tra i candidati più quotati c’è anche il tedesco Gerhard Müller, ex Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, considerato uno dei principali esponenti della corrente all’opposizione di Bergoglio.
Tra gli europei si fanno anche i nomi del francese Jean-Marc Aveline, arcivescovo di Marsiglia, del maltese Mario Grech, del portoghese José Tolentino de Mendonça e del lussemburghese Jean Claude Hollerich.
La pista americana appare al momento quella più debole: i nomi da seguire in questa parte di mondo sono l’arcivescovo di Washington, Wilton Gregory, e quello di Chicago, Blase Cupich.
E poi due brasiliani: Sergio da Rocha, arcivescovo di São Salvador da Bahia, e Leonardo Ulrich Steiner, arcivescovo di Manaus.
