Papa Francesco e la piastrinopenia: cos’è la complicazione che preoccupa i medici, rischio emorragia interna
Papa Francesco ha una piastrinopenia con anemia, complicazione che aumenta il rischio di emorragie e sepsi. Prognosi riservata, ore decisive
Durante la crisi respiratoria che ha colpito Papa Francesco, i medici del Gemelli hanno riscontrato una piastrinopenia associata ad anemia, complicazione che ha richiesto una trasfusione di sangue. La riduzione delle piastrine può aumentare il rischio di emorragie interne e, nei casi più gravi, portare a una sepsi, un’infezione potenzialmente letale. La prognosi resta riservata e le prossime ore saranno decisive.
Cos’è la piastrinopenia
Come riporta La Repubblica, la piastrinopenia è una condizione caratterizzata dalla riduzione del numero di piastrine nel sangue, cellule fondamentali per la coagulazione. Quando il loro livello scende sotto 150mila per microlitro, aumenta il rischio di sanguinamenti interni ed emorragie.
Nel caso di Papa Francesco, questa condizione è stata accompagnata da anemia, ossia una carenza di globuli rossi, che può provocare stanchezza, debolezza e difficoltà respiratorie.
Fonte foto: ANSA
Preghiere per Papa Francesco davanti alla statua di Giovanni Paolo II davanti al Policlinico Gemelli
I medici del Gemelli hanno somministrato al Pontefice emotrasfusioni, un trattamento che permette di ristabilire i livelli di globuli rossi e piastrine. Il problema potrebbe essere legato a un’infezione o a una patologia più complessa, come una disfunzione del midollo osseo.
Il rischio emorragia
La piastrinopenia può essere causata da diversi fattori, tra cui infezioni virali, malattie autoimmuni o problemi del midollo osseo che ne riducono la produzione. Uno dei rischi principali per il Papa è la sepsi, un’infezione che può diffondersi nell’intero organismo se i batteri della polmonite raggiungono il sangue.
Nel caso di Bergoglio, i medici stanno monitorando attentamente la situazione per capire se la piastrinopenia sia una complicazione transitoria o il segnale di un problema più grave.
L’eventualità di un’emorragia interna, magari causata da un’ulcera da stress, è un’altra ipotesi al vaglio.
Il quadro clinico di Papa Francesco
Oltre alla piastrinopenia, Papa Francesco ha affrontato una crisi respiratoria asmatiforme di lunga durata, che ha richiesto ossigeno ad alti flussi. Il restringimento dei bronchi ha ridotto l’apporto di ossigeno ai polmoni, peggiorando il quadro clinico.
Secondo gli esperti, la combinazione di polmonite, crisi respiratoria e problemi ematologici rende la situazione particolarmente delicata. La prognosi resta riservata, e i prossimi giorni saranno decisivi per capire l’evoluzione delle condizioni del Santo Padre.
