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Papa Francesco e la lettera di dimissioni firmata nel 2022, il precedente che aveva allarmato Bergoglio

Papa Francesco, tutti i dettagli sulle dimissioni firmate in anticipo e sul suo pensiero in merito alla scelta di lasciare la carica

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Il quadro clinico di Papa Francesco è critico e, inevitabilmente, si è ricominciato a parlare del tema relativo a sue eventuali dimissioni. Tema che accompagna il Santo Padre da anni, anche perché lui stesso, quando era in piena salute, ha spiegato di non escludere che un Papa si possa fare da parte laddove non sia più in grado di ricoprire il proprio ruolo. Addirittura Bergoglio, all’inizio del suo pontificato, ha firmato una lettera di dimissioni.

Papa Francesco e la lettera di dimissioni firmata a inizio pontificato

A rivelare l’esistenza di una lettera di dimissioni firmata a inizio pontificato è stato lo stesso Bergoglio, alla fine del 2022. Perché ha siglato il documento? Perché in caso di “impedimento medico” sarebbe potuta tornare utile. L’atto è poi stato consegnato al Segretario di Stato.

La scelta di Papa Francesco ricorda una lettera analoga firmata da Paolo VI e, in qualche modo, anche quella siglata da Pio XII. Entrambi i Pontefici prepararono missive di dimissioni anticipate. Pio XII, appreso che Hitler voleva arrestarlo durante l’occupazione nazista, alla fine del ‘43 aveva lasciato una lettera di rinuncia sottolineando che se fossero scattate le manette ad essere incarcerato sarebbe stato Eugenio Pacelli e non il Papa.

Papa Francesco pensiero dimissioniFonte foto: ANSA
Papa Francesco

Più simile al caso di Bergoglio quello di Paolo VI che scrisse una lettera a mano rivolta al Decano del Collegio cardinalizio, evidenziando che avrebbe abbandonato la carica qualora fosse stato colpito da “infermità, che si presuma inguaribile, o di lunga durata, e che ci impedisca di esercitare sufficientemente le funzioni del nostro ministero apostolico, ovvero nel caso che altro grave e prolungato impedimento a ciò sia parimente ostacolo”.

Montini invitava il Decano, i cardinali capi dicastero e il Vicario di Roma a considerare la lettera positivamente, lasciandogli la “facoltà di accettare e di rendere operanti queste nostre dimissioni, che solo il bene superiore della santa Chiesa ci suggerisce”.

Francesco fu molto colpito dalla scelta di Paolo VI. “Ho letto con stupore le lettere di Paolo VI che mi sembrano una umile e profetica testimonianza di amore a Cristo e alla sua Chiesa – commentò Bergoglio anni fa -; e una ulteriore prova della santità di questo grande Papa. Ciò che a lui importa sono i bisogni della Chiesa e del mondo. E un Papa impedito da una grave malattia non potrebbe esercitare con sufficiente efficacia il ministero apostolico”.

Dimissioni del Papa, il pensiero di Bergoglio

Papa Francesco è quindi favorevole alle dimissioni, ma soltanto nel caso in cui viene a mancare la salute. Il suo ragionamento lo esternò in modo piuttosto dettagliato anche all’inizio del 2023, quando incontrò i gesuiti in Congo, confermando di aver firmato una lettera di dimissioni anticipata due mesi dopo essere stato eletto Pontefice. In particolare rimarcò che era favorevole ad eventuali dimissioni, ma solo in casi eccezionali legati a quadri clinici fortemente invalidanti:

“Questo però non vuol affatto dire che i Papi dimissionari debbano diventare, diciamo così, una “moda”, una cosa normale. Benedetto ha avuto il coraggio di farlo perché non se la sentiva di andare avanti a causa della sua salute. Io per il momento non ho in agenda questo. Io credo che il ministero del Papa sia ad vitam. Pensate che il ministero dei grandi patriarchi è sempre a vita. E la tradizione storica è importante”

Anche alla fine di luglio del 2022, di ritorno dal Canada, Bergoglio ha ribadito il suo pensiero: “La porta è aperta, è una opzione normale, ma fino ad oggi non ho bussato a questa porta, non ho sentito di pensare a questa possibilità. Ma questo non vuol dire che dopodomani non cominci, no? Posso pensare alla possibilità di farmi da parte, con tutta onestà non è una catastrofe, si può cambiare Papa, non c’è problema”.

“Il gesuita – proseguiva il Santo Padre – cerca di fare la volontà del Signore, anche il Papa gesuita deve fare lo stesso. Se il Signore ti dice: vai avanti, vai avanti; se ti dice: vai all’angolo, te ne vai all’angolo. Il Signore può dire: dimettiti. È il Signore che comanda”.

Cosa farà Papa Francesco se dovesse lasciare la carica

Bergoglio aveva anche fatto sapere che, laddove un giorno si sarebbe dimesso, avrebbe optato per scelte differenti rispetto a quelle di Benedetto XVI. Nel concreto? Si farebbe chiamare “Vescovo di Roma emerito” e non “Papa emerito”, non vestirebbe la talare bianca e non dimorerebbe in Vaticano, bensì a Roma per ritirarsi “forse” in San Giovanni in Laterano. “Se sopravvivo, vorrei confessare e andare a vedere i malati”, concludeva il Pontefice.

papa-francesco-dimissioni Fonte foto: ANSA
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