Papa Francesco chiama al telefono Lino Banfi "quando è incavoleto". Poi retroscena sulla moglie Lucia Zagaria
Durante un'intervista Lino Banfi ha svelato un divertente aneddoto che lo lega a Papa Francesco, oltre a ricordare la moglie scomparsa Lucia Zagaria
È un Lino Banfi prodigo di aneddoti e curiosità quello che ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera. Oltre a ricordare la moglie Lucia Zagaria, scomparsa pochi mesi fa, ha svelato anche i suoi rapporti personali con Papa Francesco, col quale è in vigore un bizzarro accordo.
- Il Papa telefona a Lino Banfi quando è arrabbiato
- Il legame tra Bergoglio e la morte della moglie Lucia
- Gli aneddoti su Edwige Fenech, Paolo Villaggio e Sophia Loren
Il Papa telefona a Lino Banfi quando è arrabbiato
L’intervista parte subito in quarta, con l’iconico Lino Banfi che racconta in che rapporti è con Jorge Mario Bergoglio, per tutti Papa Francesco. “È un mio amico – ha detto commentando una foto nella quale i due sono sottobraccio – Sono stato a trovarlo sette volte”.
Proprio durante il primo incontro, Banfi avanzò una richiesta abbastanza audace: “Gli dissi che volevo diventare il giullare del Papa. Quando lei è incavoleto – ha aggiunto, ricorrendo alla parlata dialettale resa famosa dai suoi film – mi chiama e io la faccio sorridere“.
Lino Banfi e Papa Francesco durante un incontro a marzo 2022
Detto fatto, a quanto pare. L’attore ha infatti rivelato che il Papa “Ogni tanto mi chiama, io gli racconto gli episodi più divertenti della mia vita e pure quelli tristi”. La foto dalla quale è partito l’aneddoto, è stata richiesta da Banfi come prova d’amicizia: “Lui ha messo via il bastone e si è appoggiato a me”.
Il legame tra Bergoglio e la morte della moglie Lucia
Durante la lunga chiacchierata, il suo legame col Pontefice emerge in un altro momento, quando si arriva a parlare della moglie Lucia – scomparsa lo scorso febbraio. In quell’occasione, Papa Francesco scrisse anche una lettera per Lino Banfi.
Da qui, l’attore ha ricordato come si sono conosciuti dopo la sua espulsione dal seminario e perché deve tutto a lei. Senza soldi e con la figlia piccola a rischio di diventare rachitica, Banfi si era convinto a prendere un posto da fattorino in banca, ma lei lo fermò: “Tu oggi non vai. Non voglio vivere con un uomo infelice. Tu devi fare l’attore. E io sarò sempre al tuo fianco” gli disse.
Alla maschera di tanti personaggi italiani è stato chiesto anche come immagina l’aldilà: “Un posto tranquillo e accogliente, perché così Lucia me lo sta preparando“.
Gli aneddoti su Edwige Fenech, Paolo Villaggio e Sophia Loren
Impossibile non ricordare la sua carriera e i film che lo hanno reso famoso, compresi quelli con Edwige Fenech: “Rifarei tutto. Un critico di sinistra mi confidò che andava di nascosto a vederli e piangeva dalla risate. Gli dissi: perché non lo scrivi? E lui: sei matto, poi mi licenziano”.
Su Paolo Villaggio, invece, ha smentito il rumor secondo cui fosse cattivo fuori dal set: “No. Semmai, cialtrone. Giravamo i Pompieri con Boldi e De Sica, lui diceva: offriamo la cena pure a quelli del tavolo vicino, poi se ne andava. E dovevamo pagare noi, per lui e per i vicini”.
Infine, la battuta su Sophia Loren: “Mi chiamò un mattino molto presto, per farmi i complimenti per una fiction sui bambini che l’aveva commossa – ha raccontato Lino Banfi – ‘Nuie simme ciucci ‘e fatica’ mi spiegò: dobbiamo lavorare sino all’ultimo respiro”.