Paola Egonu querela Roberto Vannacci per le frasi del suo libro: le parti contestate dalla pallavolista
Paola Egonu presenta querela per diffamazione contro Roberto Vannacci per i "tratti somatici" evidenziati nel libro "Il mondo al contrario"
La pallavolista Paola Egonu ha presentato querela contro Roberto Vannacci. Il generale, già nei guai con l’apertura dell’indagine per istigazione all’odio razziale, è stato denunciato dalla campionessa per diffamazione per le frasi contenute nel suo libro “Il mondo al contrario”.
Egonu querela Vannacci
Dopo il caso sulle spese sostenute quando era addetto militare italiano a Mosca e l’indagine della Procura di Roma per istigazione all’odio razziale, emerge anche un fascicolo d’indagine per diffamazione aperto contro Roberto Vannacci.
A richiederlo è stata la pallavolista Paola Egonu, che ha sporto querela contro il generale per le contestate frasi sui “tratti somatici” dell’atleta nel libro Il mondo al contrario.
Il generale Roberto Vannacci
Su di lei Vannacci aveva scritto che “anche se italiana di cittadinanza, è evidente che i suoi tratti somatici non rappresentano l’italianità“.
Dall’archiviazione alla decisione impugnata
Egonu ha depositato la querela a Bergamo e la stessa è stato poi trasmessa a Lucca per competenza territoriale, visto che il generale risiede ancora a Viareggio. La procura ha optato per l’archiviazione, ma la campionessa della pallavolo non si è arresa.
La 25enne cittadellese, infatti, ha deciso di impugnare la decisione e ora si attende che il gup si pronunci tra l’archiviazione o il rinvio a giudizio per il generale.
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Tutti i guai di Vannacci
Vannacci, tra l’altro, è tornato a essere protagonista della cronaca negli ultimi giorni. Il generale, infatti, è indagato a Roma per istigazione all’odio razziale, ma non solo.
Il 55enne ligure, infatti, è anche sotto inchiesta per truffa e peculato per il periodo in cui Vannacci ha ricoperto l’incarico di addetto militare a Mosca. Nello specifico è accusato di indennità di servizio per i familiari, che sarebbero state percepite illecitamente, spese per benefit legate all’auto di servizio non autorizzate, rimborsi per l’organizzazione di eventi e cene che, in realtà, non sarebbero stati organizzati.
E intanto da generale potrebbe diventare politico. Sì, perché la Lega da settimane corteggia e pensa a Vannacci in vista delle prossime Europee, ma lui al momento non ha ancora preso una decisione certa sul futuro che lo attenderà nei prossimi mesi che, di certo, sarà lontano dall’esercito a causa della sospensione di 11 mesi ricevuta.