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Vannacci "sotto inchiesta per truffa e peculato": le 3 accuse nei confronti del generale e la sua reazione

Roberto Vannacci commenta la notizia dell'inchiesta per truffa e peculato: le tre accuse al generale, autore del libro Il mondo al contrario

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Il generale Roberto Vannacci è sotto inchiesta per truffa e peculato: l’indiscrezione è stata lanciata nella mattinata di sabato 24 febbraio dal ‘Corriere della Sera’, che ha chiarito anche quali sarebbero le accuse nei confronti dell’autore del libro ‘Il mondo al contrario’, il cui nome, nelle ultime settimane, è emerso anche come possibile candidato alle prossime elezioni Europee. Vannacci ha poi commentato la notizia, dicendosi “sereno”.

L’ispezione ministeriale su Vannacci

Per ordine dello Stato maggiore della Difesa, si legge sul ‘Corriere della Sera’, è stata effettuata un’ispezione ministeriale, riguardante il periodo in cui il generale Roberto Vannacci ha ricoperto l’incarico di addetto militare a Mosca.

Vannacci ha ricoperto l’incarico di Rappresentante della Difesa in Russia dal 7 febbraio del 2021 al 18 maggio 2022, quando Mosca ha decretato l’espulsione di 24 diplomatici ed esperti militari italiani in risposta a un’analoga mossa del governo allora guidato da Mario Draghi, che aveva deciso di mandare via dall’Italia trenta fedelissimi di Vladimir Putin.

VannacciFonte foto: ANSA

Roberto Vannacci è l’autore del libro ‘Il mondo al contrario’. La pubblicazione del volume ha scatenato numerose polemiche legate a quanto dichiarato dal generale nel libro stesso.

Le verifiche sul generale Vannacci

Le verifiche sono durante 10 giorni (dal 20 novembre al 1 dicembre 2023) e riguardano, come sempre avviene in questi casi, “la gestione amministrativa dell’ultimo quinquennio”, dunque anche gli altri militari che sono stati in Russia.

Le verifiche sono state effettuate esaminando i documenti contabili, le e-mail, le attestazioni di servizio, ma anche interrogando il personale che si trova attualmente presso la rappresentanza italiana.

Le accuse nei confronti di Roberto Vannacci

L’ispezione ministeriale condotta su Roberto Vannacci si sarebbe chiusa con almeno 3 contestazioni nei confronti del generale: indennità di servizio per i familiari che sarebbero state percepite illecitamente, spese per benefit legate all’auto di servizio non autorizzate, rimborsi per l’organizzazione di eventi e cene che, in realtà, non sarebbero stati organizzati.

La relazione sull’ispezione ministeriale sarebbe stata già trasmessa alla Magistratura e la Procura militare starebbe ora procedendo per peculato e truffa.

L’informativa finale, come è stato riportato dal ‘Corriere della Sera’, avrebbe evidenziato “criticità, anomalie e danni erariali nelle autocertificazioni e richieste di rimborso depositate”, che secondo gli ispettori, “devono essere valutate dall’autorità giudiziaria”.

La reazione di Roberto Vannacci

Successivamente, l’agenzia ‘Agi’ ha riportato la reazione di Roberto Vannacci alla notizia: “Sono rimasto malissimo. Sono demoralizzato, sfiduciato e preoccupato. Quando un uomo delle istituzioni viene accusato di averle tradite è la peggiore offesa che si possa fare”. Il generale ha poi aggiunto: “Ma sono fiducioso nella giustizia, consapevole che prima o poi la verità verrà fuori”.

All”ANSA’, il generale ha dichiarato: “Non parlo di questioni di servizio con la stampa. Sono molto sereno e riferirò nelle sedi opportune”.

Sempre all”ANSA’, l’avvocato Giorgio Carta, difensore di Vannacci, ha detto: “Le notizie diffuse dalla stampa riguardo al generale Vannacci risultano fare riferimento ad attività d’ufficio già accuratamente ricostruibili dall’interessato oltreché del tutto regolari. Ovviamente, nel rispetto del codice dell’ordinamento militare, tutti i chiarimenti del caso saranno forniti nelle sole sedi istituzionali. Contrariamente a quanto riportato dai media, il generale Vannacci è assolutamente sereno, continua la sua attività divulgativa e presenterà le proprie considerazioni nelle sedi opportune”.

Il commento della Lega

La Lega ha commentato così la notizia: “Si tratta della solita inchiesta a orologeria. Vannacci è un uomo amato dai cittadini e scomodo al Palazzo. Visto che non riescono a intimidirlo in altro modo ci provano con inchieste e minacce. La nostra stima nei suoi confronti non cambia, anzi aumenta”.

Vannacci Fonte foto: ANSA
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