Palermo, ucciso figlio del boss: centinaia di persone in ospedale
Circa 300 persone sono corse all'ospedale di Palermo dopo la notizia della morte di un 26enne: alcune si sono sentite male
Un 26enne, Emanuele Burgio, è stato ucciso con colpi d’arma da fuoco nel popolare mercato della Vucciria a Palermo, il centro della movida cittadina, nella serata tra domenica 30 maggio e lunedì 31 maggio.
L’omicidio è avvenuto in via dei Cassari. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118, che hanno trasportato il ragazzo in ospedale, ancora in vita: è morto al pronto soccorso. La notizia è stata data dall’Ansa.
Palermo, giovane ucciso a colpi di pistola: centinaia in ospedale
La vittima, secondo quanto appreso dall’Adnkronos, non aveva precedenti penali.
Le indagini sono condotte dalla squadra mobile.
Palermo Today, testata locale, ha invece documentato scene di strazio e disperazione nei pressi dell’ospedale, dove si sono radunate circa 300 persone.
Qualcuno si è sentito male dopo avere appreso la notizia.
Ad avvisare la polizia sarebbe stato un residente della Vucciria, con una telefonata: un uomo avrebbe raccontato agli agenti di avere sentito dei colpi d’arma da fuoco sparati nel cuore della notte, intorno all’una.
Palermo, ucciso figlio del boss: ipotesi regolamento di conti
Secondo quanto ricostruito da Lapresse, il delitto rientrerebbe in un regolamento di conti nel mondo della droga.
Emanuele Burgio, infatti, dovrebbe essere uno dei figli di Filippo Burgio condannato con sentenza definitiva per mafia a 9 anni di carcere.
Filippo Burgio era il cassiere della famiglia durante la reggenza di Gianni Nicchi del mandamento di Pagliarelli.
Non ci sarebbero testimoni: le forze dell’ordine hanno sentito per tutta la notte parenti e conoscenti della vittima.
Gli investigatori della mobile stanno cercando di ricostruire le ultime ore di vita del giovane e stanno visionando tutte le immagini delle telecamere di via dei Cassari.
Fonte foto: ANSA