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Ottavia Piana e le polemiche sulla speleologa nella grotta, dai rischi ai costi: chi ha pagato il salvataggio

Il salvataggio della speleologa Ottavia Piana dalla grotta di Bueno Fonteno è stato criticato. Sui costi dei soccorsi rispondono gli esperti

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È polemica per i soccorsi alla speleologa Ottavia Piana. La donna è riemersa dalla grotta Bueno Fonteno dopo 83 ore. Ora è in salvo in ospedale, ma nel frattempo non si placano le critiche. Il presidente della Società Speleologica Italiana risponde sui costi: “Per i soccorsi non pagheranno i cittadini”.

Polemiche sul costo dei soccorsi alpini

Ottavia Piana è salva, il soccorso alpino ha lavorato duramente affinché fosse estratta dalla grotta di Bueno Fonteno il prima possibile. Non è però salva dalle critiche dei leoni da tastiera e non solo. Si levano anche voci importanti contro l’attività della giovane speleologa e dell’incidente che l’ha coinvolta.

Dai social, le domande più comuni sono a chi spetta pagare per i soccorso alpini e poi c’è chi commenta con parole difficili da leggere come “potevate lasciarla lì”.

Mauro Guiducci soccorso alpinoFonte foto: ANSA
In foto il vicepresidente del soccorso alpino Mauro Guiducci

Il soccorso di Piana è diventato un caso mediatico, a differenza di tanti altri episodi. Il caso di Piana però non è quello di un turista della montagna. Basta confrontare i dati: in Lombardia sono stati effettuati 1.754 interventi di soccorso in montagna nel solo 2023, ma di questi appena 7 hanno riguardato speleologi.

La risposta: paga l’assicurazione

Sulla polemica più comune, quella che fa riferimento ai soldi dei cittadini usati per salvare una “ragazza inesperta”, risponde il presidente della Società Speleologica Italiana. “I nostri soci hanno un’assicurazione che copre i costi di soccorso in caso di infortunio”, ha spiegato Sergio Orsini.

Nello specifico, il presidente Orsini ha chiarito l’esistenza di un accordo con Axa: “Gli speleologi sono coperti sia per l’autosoccorso sia per l’utilizzo delle strutture del Corpo nazionale di soccorso alpino”.

Insomma, per il salvataggio di Ottavia Piana non pagheranno i cittadini, ma l’assicurazione che copre gli speleologi da quando escono dalla macchina per andare nella grotta e fino a quando rientrano in casa.

Contro le critiche anche Cnsa

Un altro punto conclusivo sulla vicenda lo mette Mauro Guiducci, vicepresidente del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (Cnsa). Durante la conferenza per la stampa ha spiegato che i suoi uomini hanno lavorato tanto e con preoccupazione. Si temeva sia per le condizioni fisiche della giovane, sia perché la grotta è una zona a rischio frana, non a caso è la causa dell’incidente.

Guiducci prosegue spiegando come questo intervento abbia avuto un grande interesse mediatico e, di conseguenza, anche molte critiche sui costi, sul perché lo fa, se è giusto o non è giusto intervenire. Chiama a riflettere sul fatto che il Cnsa riceve finanziamenti annui dalle Regioni e dallo Stato per la formazione, l’acquisto di mezzi e materiali tecnici e anche per i costi di un intervento di soccorso.

“A volte ci sono interventi che passano inosservati, sempre per una singola persona che si è persa come un fungaiolo, un cacciatore, un escursionista. Interventi con costi più elevati di questo”, racconta. In conclusione afferma che non è corretto fare delle critiche per persone che fanno attività di carattere scientifico.

ottavia-piana-speleologa Fonte foto: ANSA
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