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Ora legale a marzo con il cambio tra sabato 29 e domenica 30 marzo, perché le lancette vanno spostate avanti

Torna l'ora legale di marzo 2025, ecco a che ora e come spostare le lancette. Le domande che gli italiani si pongono da sempre

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Tra sabato 29 e domenica 30 marzo tornerà l’ora legale. Gli italiani dormiranno un’ora in meno, in compenso però potranno godere delle belle giornate in arrivo. Ecco quando e come spostare le lancette.

Ora legale marzo 2025, cosa succede

Gli italiani sono vicini a vivere il cambio dell’ora in vista della bella stagione. I prossimi due giorni saranno gli ultimi di ora solare. Questo fine settimana in Italia torneremo a utilizzare l’ora legale.

L’orario dovrà essere reimpostato (per alcuni avverrà in automatico) nella notte tra sabato 29 marzo e domenica 30 marzo 2025, intorno alle 2 di notte.

Come si spostano le lancette dell’orologio?

L’orologio dovrà essere portato avanti di 60 minuti. Avranno bisogno di questo procedimento soltanto le lancette degli orologi analogici e digitali, mentre quelli smart, con la maggior parte dei dispositivi elettronici si aggiorneranno automaticamente.

Pur aggiornandosi da soli, sarà opportuno controllare che effettivamente l’orario impostato risulti corretto.

Gli italiani dormiranno un’ora in meno

Con il passaggio dall’ora solare a quella legale, gli italiani dormiranno un’ora in meno nella notte tra sabato e domenica. Allo stesso tempo, dal momento che ci sarà più luce – una in più tra pomeriggio e sera -, le giornate ci appariranno più lunghe e con molta più luce.

Perché scatta sempre alle 2 di notte?

I più curiosi si sono chiesti come mai l’ora legale scatti sempre alle 2, anziché magari a mezzanotte. Le ragioni alla base della scelta di un orario, che per molti emerge come scomodo, stanno proprio in questo quesito.

Adottare l’ora legale nel cuore della notte tra sabato e domenica consente di minimizzare alcuni disagi legati al sonno. Solitamente questo è un orario dedicato al riposo notturno e non alle attività lavorative.

Inoltre, si tratta di un orario che non condiziona le abitudini della maggior parte delle persone che si alzano presto anche l’ultimo giorno della settimana.

In aggiunta, l’ipotesi di prendere come riferimento la mezzanotte, e non le 2, porterebbe a molteplici malintesi e inconvenienti, poiché le persone sarebbero costrette a riportare indietro non solo l’orologio ma anche la data.

“Esporsi alla luce”, il consiglio del Dottor Luigi Ferini Strambi

È naturale che tale cambio dell’ora possa impattare sul nostro benessere psicofisico. In merito si è espresso il neurologo Luigi Ferini Strambi, che lo scorso anno ha dichiarato a Il Corriere: “A soffrire di più quello primaverile è il ‘gufo’, colui che in base al proprio orologio biologico interno geneticamente determinato è abituato a coricarsi e alzarsi tardi, perché deve faticare ancora di più per svegliarsi un’ora prima”.

Il dottore ha spiegato: “Hanno difficoltà con i cambiamenti d’orario anche gli anziani e i bambini, categorie abituate ad avere orari fissi che scandiscono la giornata, come quelli per mangiare e per riposare”. Un suo consiglio è quello di “non esagerare nel tirare tardi la sera e di esporsi alla luce appena ci si alza, aprendo tende e persiane”, dato che “la luce ha effetto sull’aumento dei livelli di cortisolo, un ormone che modula la risposta allo stress”.

I disturbi del sonno sono piuttosto conosciuti, molti italiani soffrono di insonnia e questo potrebbe portare dei rischi a livello di salute. In ballo ci sono la durata del sonno ma anche e soprattutto gli stili di vita adottati, che spesso non corrispondono a dei normali ritmi.

ORA LEGALE Fonte foto: Virgilio Notizie
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