Oms, pandemia Covid si avvia verso la fine in Europa: l'annuncio e il ruolo della variante Omicron
Il direttore dell'Oms Europa ha dichiarato che è plausibile che nei prossimi mesi avrà fine la pandemia innescata dal Covid-19
La pandemia di Covid, secondo il direttore dell’Oms Europa, Hans Kluge, potrebbe avere i mesi contati. L’esperto, secondo una sua analisi operata sulla rapidissima diffusione della variante Omicron, ha dichiarato che ci si starebbe avviando verso la fine dello stato emergenziale per quel che riguarda i Paesi europei.
È “plausibile” che ci “si stia avviando alla fine della pandemia”: così il direttore dell’Oms Europa che ha aggiunto che Omicron, vista la sua capacità di contagiare in modo velocissimo, potrebbe infettare entro il mese di marzo circa il 60% degli europei. Un fenomeno che porterebbe la pandemia in una nuova fase, vale a dire verso la fine, attraverso l’immunità di gregge.
Omicron e l’immunità di gregge: l’opinione di Matteo Bassetti
Tanti gli esperti che negli ultimi giorni hanno previsto un quadro simile a quello disegnato da Kluge. Uno dei più quotati virologi italiani a sostenere tale tesi è stato Matteo Bassetti, il direttore della Clinica malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova nonché ormai noto personaggio televisivo.
Pochi giorni fa, l’immunologo, ospite nella trasmissione ‘Accordi e Disaccordi in onda sul canale Nove, ha infatti dichiarato che la circolazione massiccia della variante Omicron condurrà rapidamente all’immunità di gregge.
Così Bassetti sul tema: “Se prendessimo tutti Omicron andremmo verso l’immunità di gregge? Sì, come è accaduto in Sudafrica, Inghilterra, Scozia, paesi del Nord Europa che hanno avuto un’elevatissima circolazione di questa variante. Ad esempio, l’Inghilterra, oggi può vantare il 98% di protezione da vaccino o da malattia naturale”.
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Omicron: la quarta ondata e il ruolo fondamentale dei vaccini
Naturalmente la comunità scientifica è concorde nel ritenere che un ruolo fondamentale nell’arginare i danni provocati dal coronavirus l’abbiano giocato i vaccini i quali, proprio nel corso della cosiddetta quarta ondata, quella cioè innescata da Omicron, sono sì stati più volte ‘bucati’ dalla mutazione, ma hanno comunque fatto in modo che la stragrande maggioranza dei contagiati abbia affrontato il virus con sintomi lievi o addirittura nulli.
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