Omicidio Vannini, Ciontoli in tv: parla la madre
"Indignata" per le parole di Antonio Ciontoli andate in onda su Rai Tre
“Non ho guardato il programma per scelta. L’ho registrato e pensavo di poter aspettare di essere pronta. Ma oggi sono stata travolta dalle telefonate e la mia indignazione è cresciuta a ogni passaggio che mi veniva raccontato”. A parlare, intervistata dal Corriere della Sera, è Marina Conte, la mamma di Marco Vannini, ucciso a 21 anni da un colpo di pistola la notte del 17 maggio del 2015, nella casa della fidanzata. La 54enne parla dell’intervista ad Antonio Ciontoli, condannato in secondo grado a 5 anni per omicidio colposo, andata in onda lunedì sera sul programma di Rai Tre “Storie maledette”.
La mamma di Vannini si è detta “schifata” dalle parole di Ciontoli, un personaggio che si “dovrebbe vergognare” e che “da un po’ di tempo ha molta voglia di parlare con un vittimismo indecente”. E ha respinto fermamente la circostanza, sostenuta dall’uomo, che fosse in confidenza con Marco, tanto da potersi permettere di entrare in bagno, dove è avvenuto il delitto: “Solo perché una volta Ciontoli accompagnò mio figlio a una visita medica militare”.
Marina Conte ha poi risposto a Ciontoli, che a Franca Leosini ha detto di considerare Marco come un figlio: “Per un suo figlio avrebbe aspettato tanto ad andare in ospedale?”.
La mamma di Vannini se l’è presa anche con la trasmissione di Rai Tre: “Perché due puntate in prima serata? Perché non aspettare la sentenza definitiva come sempre fatto per gli altri casi?”.