Omicidio Vannini, ricorso per Ciontoli: troppi 5 anni
Condannato in appello per omicidio colposo, ora il ricorso in Cassazione
Era stato condannato in secondo grado a 5 anni per l’omicidio di Marco Vannini: una pena troppo alta secondo l’avvocato di Antonio Ciontoli, Pietro Messina, che, come riporta il Corriere della Sera, ha depositato nei giorni scorsi il ricorso in Cassazione contro la sentenza del processo d’appello.
Ciontoli era stato condannato in primo grado a 14 anni per l”omicidio volontario di Marco Vannini, il 21enne fidanzato della figlia Marina, ucciso con un colpo di pistola la notte del 17 maggio del 2015 nella casa di famiglia dei Ciontoli, a Ladispoli (Roma). L’uomo, dipendente della Marina Militare distaccato ai servizi segreti, era imputato nel processo assieme al resto della famiglia: la moglie Maria e i figli Marina e Federico, tutti presenti in casa al momento della tragedia e accusati di omicidio colposo per aver ritardato i soccorsi. Sono stati tutti e tre condannati a tre anni per omicidio colposo, sentenza poi confermata in secondo grado. La pena per Antonio Ciontoli era stata invece ridotta in appello da 14 a 5 anni, con i giudici che avevano derubricato l’omicidio da volontario a colposo.
Ora il ricorso in Cassazione: “Giuridicamente, per omicidio colposo, la condanna può essere dimezzata. Inoltre chiediamo di non riconoscere l’aggravante della colpa cosciente, oppure la prevalenza delle attenuanti generiche”, ha detto l’avvocato del condannato. Il ricorso della difesa, che riguarda anche gli altri componenti della famiglia Ciontoli, fa seguito a quello già presentato dall’accusa, che aveva invece chiesto di riconoscere l’omicidio volontario con dolo eventuale per tutti gli imputati.